La formula del Volo dell’Angelo è stata reintrodotta dall’edizione del 2001, la prima del millennio. Il primo Volo venne affidato alla Compagnia dei Folli, che prestò una propria artista, Katiuscia Triberti, per l’evento. L’artista, assicurata a un cavo metallico, effettuò la sua discesa dalla cella campanaria del campanile scorrendo lentamente verso terra, sospeso nel vuoto, sopra la moltitudine che riempie lo spazio sottostante. Dal 2001 al 2008 quando a scendere come Angelo fu il rapper Coolio (unico uomo ad avere vissuto l’esperienza del Volo dell’Angelo fino ad oggi) il lancio ha continuato svolgersi verso la Piazzetta con arrivo davanti a Palazzo Ducale. Le altre protagoniste del Volo dell’Angelo furono poi: 2002 – Antonella Elia (attrice e showgirl), 2003 – Frida Scarpa (schermitrice), 2004 – Carlotta Mantovan (Miss Veneto 2001), 2005 – Carolina Marconi (modella e attrice), 2006 – Manuela Levorato (velocista), 2007 – Federica Pellegrini (nuotatrice), e appunto nel 2008 – Coolio (rapper).
Dal 2009, il direttore artistico Marco Balich, decise di far volare il suo primo “angelo” Margherita Maccapani Missoni, dal Campanile verso piazza San Marco con arrivo davanti al Correr. Nell’edizione del 2010 toccò alla modella Bianca Brandolini D’Adda. Dal 2011 da un’idea di Piero Rosa Salva, a scendere dal campanile nel giorno dle Volo dell’Angelo è la giovane ragazza veneziana che si è aggiudicata nell’anno precedente il titolo di Maria del Carnevale. Dal 2001 ad oggi sono così state splendide protagoniste di questo momento 2011 – Silvia Bianchini (Maria dell’anno 2010), 2012 – Giulia Selero (Maria dell’anno 2011), 2013 – Marta Finotto (Maria dell’anno 2012), 2014 – Julia Nasi (Maria dell’anno 2013), 2015 – Marianna Serena (Maria dell’anno 2014), 2016 – Irene Rizzi (Maria dell’anno 2015).
Domenica 19 febbraio alle 12 toccherà, invece a Claudia Marchiori, Maria dell’Anno 2016.
«Ho aspettato talmente tanto questo momento che non ci credo nemmeno che sia arrivato e tra due giorni tocchi proprio a me – racconta Claudia-. E’ come vivere una sensazione di attesa perenne. Ho fatto le prove di aggancio, e quando mi hanno tirato su mi sono emozionata e ho realizzato manca davvero poco per vivere questa magia. Il vestito è stupendo, enorme, non so come riusciranno a farmi passare dalla finestra lassù in alto dal campanile. Per me il volo è simbolicamente un lancio verso un nuovo percorso di vita, lascio alle spalle le cose passate i pensieri per ricominciare verso nuovi obiettivi. In questo momento l’idea mi angoscia: sarà una giornata intensissima tra trucco, vestizione, salita al campanile e poi il bagno di folla nel vuoto. Ma non vedo l’ora che arrivi. Voglio provare ad emozionare tutti e ad emozionarmi come non ho fatto mai. Durante quest’anno ho simulato il lancio con un videogioco, ma non c’è paragone. Ad aspettarmi e vedermi ci sarà tutta la mia famiglia e da giorni ricevo messaggi e mail dalla Spagna, da Londra, gente che dice di venire a Venezia solo per me. Ci siamo. Ci vediamo in piazza San Marco».