Un mondo migliore, Come nelle favole, L’amore ai tempi del cellulare, Più in alto che c’è aprono VASCONONSTOP, la prima antologia storica e “monumentale” con 69 canzoni in ordine cronologico dall’ultima alla prima da “Un mondo migliore” a “Jenny”.
Un mondo migliore”, già top in radio, è il primo dei 4 attesi inediti che costituiscono l’anello di congiunzione tra il presente di “Sono innocente” e il passato, anche remoto, dei 69 brani inclusi nella “monumentale” raccolta – VASCONONSTOP.
Quattro canzoni nuove, in perfetto stile vaschiano, con il suo connaturato bisogno di libertà e di gioia. Tra ironia, malinconia e sogno, due ballad suggestive: un colpo al cuore con “Come nelle favole”.
E un colpo allo stomaco con “Un mondo migliore”, tra cambiamenti e consapevolezze ultimi, le sue riflessioni sulla vita e sulla necessità di “essere libero”.
Tratta uno dei suoi argomenti preferiti, come nella migliore tradizione dai tempi di “Liberi liberi” (da chi da che cosa) fino a “Come vorrei”, passando per “C’è chi dice no” (“tanta gente è convinta che ci sia nell’aldi là – qualche cosa chissà…”) e anche per “La noia”, ci sta.
L’ironia e la malinconia ne sono l’espressione, il mood tipico di Vasco, beffardo e malinconico, l’attrazione fatale delle sue migliori interpretazioni (Sì / tutto è possibile / perfino credere / che possa esistere / Un mondo migliore ).
L’altra faccia del rock, energia, provocazione e divertimento in “L’amore ai tempi del cellulare” a proposito della dipendenza da telefono mobile che ti localizza ovunque…
”non sopporto /questo maledetto aggeggio/ che mi trova sempre ovunque sono… non sopporto/questo maledetto aggeggio che mi trova/ anche se non voglio”.
A sorpresa, infine, si riappropria del testo di una canzone che aveva scritto per un album da solista di Dodi Battaglia (sua la musica).
“Più in alto che c’è”, un curioso esperimento di intreccio tra presente passato, e non a caso. Da come la interpreta oggi, si sente immediatamente che è “sua”.
Canzone per canzone il commento di Vasco sui 4 inediti:
Un mondo migliore:
“E’ una canzone di speranza: noi dobbiamo per forza credere in un mondo migliore, noi vogliamo crederci, non ci rinunciamo e vogliamo anche costruircelo…il mondo migliore.
Lo spunto per il testo mi è venuto con la malinconia che mi è scesa addosso una sera, prima di partire per Los Angeles. Non ne avevo più voglia improvvisamente. Come al solito il dualismo che non mi dà pace: da una parte la voglia di muovermi, l’ignoto m’incuriosisce e mi sfida. Contrapposta a quel dannato bisogno delle.. abitudini di tutta una stagione. E dire che ero contento di partire, è un posto dove potrei anche trasferirmi pensavo. Ma “quella” noia, dalla quale devo fuggire, è sempre lì, ce l’ho dentro e non c’è niente da fare.
In volo poi, la canzone ha preso altre strade. Dalla difficoltà di adattamento, non è facile lasciarsi tutto alle spalle e cominciare daccapo in un altro posto, un’altra situazione. Al cambiamento che comporta necessariamente ricostruzione. E, last but not least, quel che più conta: la scelta di essere libero. A costo di qualche rimpianto”.
Come nelle favole:
“il perfetto quadretto della coppia che sogna di vivere insieme per tutta la vita…come nelle favole, appunto. Tra sogno e realtà …noi sappiamo poi come va a finire, ma non vogliamo rovinare i sogni.. a nessuno.”
L’amore al tempo dei cellulari:
“Tempo fa ho letto un libro su come è cambiato il mondo dal secolo scorso, quando c’era il telefono fisso e si rispondeva:”Pronto, chi parla?”, a oggi ventunesimo secolo che il telefono è mobile e smart, neanche rispondi che dall’altra parte ti si ingiunge: ”Ciao, dove sei?”. Beh, una bella differenza, se ci pensi. Per me poi che amo soprattutto farmi i fatti miei..”.
Più in alto che c’è:
“Forse non tutti sanno che Dodi ha suonato la chitarra in “Una canzone per te”. Un grande chitarrista, oltre a essere un Pooh, e allora, mi chiese di scrivergli una canzone per un album che avrebbe fatto da solista. Io gliel’ho scritta molto volentieri… lì per lì…e non me ne sono pentito… Ma già mentre gliela consegnavo, sapevo che prima o poi l’avrei voluta cantare anche io.”
L’antologia è disponibile in tre originali e uniche versioni:
DELUXE EDITION (4CD)
4 CD in wallet e un fotobooklet di oltre 50 pagine, il tutto confezionato in una preziosa scatoletta con finitura soft touch. Comprende 69 canzoni, di cui 4 inedite, in ordine cronologico dall’ultima, “Un mondo migliore”, alla prima, “Jenny”.
SPECIAL FAN EDITION (9CD + 2DVD)
9CD, 133 canzoni, 8 ore di musica. Include: 4 inediti, 17 remix remix, 111 titoli originali, 1 riedizione del cd triangolare de Gli Angeli.
2 DVD, 4 ore di video. Una chicca per i collezionisti: il ritrovamento di tre video originali e restaurati,“Domenica Lunatica”, “Il Blasco” e “Muoviti”. Un fantastico book fotografico di 200pg.
EDIZIONE VINILE DELUXE (7LP)
7LP confezionati singolarmente e stampati su vinile 180gr. Lussuosa anche la scatola con chiusura magnetica. Il box contiene tutte le 69 canzoni della versione 4 CD.