Google, il celebre motore di ricerca, festeggia il suo 25º compleanno con un evento speciale che ha catturato l’attenzione di milioni di utenti in tutto il mondo. La celebrazione prende forma in un Doodle unico, un’animazione che riassume la storia del marchio dalle sue origini nel 1998 fino ai giorni nostri. Questa rappresentazione culmina con il numero “25” al posto delle due “O” nel logo, segnando così un quarto di secolo di straordinario successo.
Tutto ha avuto inizio con Larry Page e Sergey Brin, i fondatori di Google, che si sono incontrati alla Stanford University e hanno dato vita a questa incredibile avventura nel mondo della tecnologia. Il loro primo “laboratorio” fu un modesto garage, seguendo una tradizione di innovatori che hanno fatto la storia. Da lì, il percorso li ha portati a creare una delle società più ricche e influenti del nuovo millennio.
La home page di Google è diventata il sito web più visitato al mondo, e in Italia, l’anno precedente, ha registrato una media di 158 milioni di visite al mese. Il nome “Google” deriva da “googol,” un termine coniato dal matematico statunitense Edward Kasner per descrivere un numero rappresentato da un “1” seguito da 100 zeri. Questo termine fu scelto in modo brillante per rappresentare la vastità delle informazioni presenti in rete, che richiedeva un sistema di ricerca efficace. Fin dall’inizio, l’obiettivo di Page e Brin è stato quello di sviluppare un algoritmo che potesse fornire risultati pertinenti e di alta qualità, estrarre informazioni da un crescente oceano di contenuti online.
In 25 anni, l’algoritmo di Google si è evoluto in linea con i cambiamenti nella società e nella tecnologia. L’attuale sfida è l’integrazione coerente delle innovazioni dell’intelligenza artificiale, come sottolineato dall’attuale amministratore delegato Sundar Pichai.
Google stessa ha voluto celebrare questo importante traguardo con un post commemorativo sul suo blog ufficiale, dove offre 25 curiosità interessanti su vari uffici sparsi in tutto il mondo. Da Johannesburg, in Sudafrica, con le sue straordinarie decorazioni d’atrio composte da ben 46 km di perline, fino alle arnie per la produzione di miele presso il Googleplex di Mountain View. Oggi, Google conta ben 200 uffici distribuiti su sei continenti, con la prima sede internazionale aperta a Tokyo, Giappone, nel 2001, seguita l’anno successivo da Amburgo, in Germania. Questa è una testimonianza tangibile del suo impatto globale e della sua costante crescita nel corso degli anni.
Ecco cinque curiosità interessanti su Google:
- Nome Creativo: Il nome “Google” deriva dal termine “googol”, coniato dal matematico Edward Kasner. Un googol è un numero rappresentato da 1 seguito da 100 zeri, scelto per riflettere la vastità delle informazioni disponibili online.
- Doodle Interattivi: Ogni tanto, Google sostituisce il suo logo sulla pagina principale con un “Doodle” interattivo per commemorare eventi speciali o celebrazioni. Questi Doodle sono diventati molto popolari e coinvolgenti nel corso degli anni.
- Gmail e Storage Illimitato: Quando Gmail è stato lanciato nel 2004, ha offerto agli utenti 1 GB di spazio di archiviazione gratuito, una quantità incredibile per l’epoca. Questo è stato il punto di partenza per una competizione tra i provider di servizi di posta elettronica per offrire più spazio. Nel 2013, Google ha annunciato che avrebbe offerto “storage illimitato” per gli utenti di Gmail.
- Google Maps e Pokémon: Nel 2014, Google ha lanciato un’inedita promozione legata a Google Maps in cui gli utenti potevano cercare e catturare Pokémon su una mappa virtuale. Questa iniziativa era una celebrazione del Pesce d’Aprile e ha coinvolto molti utenti in una caccia virtuale ai Pokémon.
- Acquisizioni Stravaganti: Nel corso degli anni, Google ha acquisito numerose aziende stravaganti e interessanti. Una di queste è DeepMind, un’azienda di intelligenza artificiale che ha creato il programma AlphaGo, che ha sconfitto il campione mondiale di Go. Google ha anche acquisito Boston Dynamics, una società specializzata in robotica avanzata, il che ha portato a un notevole interesse per i robot umanoidi e gli automi.