Scrollare TikTok non è la soluzione alla noia ma può esserne la causa

Secondo l’American Psychological Association, passare il tempo guardando brevi video su TikTok non solo non allevia la noia quotidiana, ma potrebbe essere uno dei principali fattori che la alimentano. L’abitudine di scorrere freneticamente tra contenuti video di pochi secondi, conosciuta come “digital switching”, sta portando sempre più persone a sentirsi insoddisfatte.

La noia è quella sensazione fastidiosa che si manifesta quando ci troviamo in ambienti monotoni e privi di stimoli. In passato, superare questo stato significava fare una passeggiata, leggere un libro o dedicarsi a qualche hobby. Con l’avvento di YouTube e dei video brevi, però, le cose sono cambiate drasticamente.Oggi, milioni di persone aprono TikTok, Instagram o Facebook per sfuggire alla noia. Gli algoritmi di queste piattaforme ci servono su un piatto d’argento una serie infinita di video pensati per catturare la nostra attenzione. Non dobbiamo più cercare nulla: l’intrattenimento è lì, subito disponibile e gratuito. Ma, nonostante la popolarità di questo formato, c’è un paradosso inquietante: più video guardiamo, meno ci sentiamo realmente intrattenuti.

“All’inizio pensavo che TikTok fosse la soluzione perfetta per passare il tempo”, dice Alessia, 24 anni. “Ma dopo qualche mese, mi sono resa conto che mi sentivo sempre più vuota e insoddisfatta, come se stessi perdendo tempo a guardare cose che non mi interessano davvero”.

La ricercatrice Katy Tam e il suo team dell’Università di Toronto hanno condotto uno studio per capire il perché di questo fenomeno. La loro ipotesi è semplice: il “digital switching” non solo non risolve il problema della noia, ma lo aggrava. “Questa pratica può rendere i video online privi di significato perché le persone non hanno il tempo di interagire con essi o di comprenderli appieno”, spiega Tam.

“Quando passo troppo tempo su TikTok, mi sento quasi stordito”, racconta Marco, 27 anni. “Scorro, scorro e scorro, ma alla fine non ricordo neanche cosa ho visto. È come se stessi cercando qualcosa che non trovo mai.”

Lo studio suggerisce che l’esposizione continua a contenuti brevi e frammentati potrebbe ridurre la nostra capacità di concentrarci su attività più lunghe e gratificanti. In altre parole, guardare video brevi potrebbe renderci meno capaci di apprezzare esperienze più profonde e significative.

“Ho provato a smettere di usare TikTok per una settimana, e improvvisamente ho riscoperto il piacere di leggere un libro intero”, confessa Giulia, 22 anni. “È stato come se avessi riacquistato la mia capacità di concentrarmi su qualcosa di veramente interessante”.

La soluzione per combattere la noia potrebbe non essere nell’ennesimo scroll, ma piuttosto nel riscoprire attività che richiedono un impegno più profondo e che offrono un senso di realizzazione duratura. Forse è tempo di mettere da parte lo smartphone e di tornare a dedicarsi a ciò che davvero ci arricchisce.

 

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