Prosegue la seconda serata del Festival di Sanremo partito ieri con il record d’ascolti che ha toccato i dieci milioni di telespettatori. La seconda trance delle canzoni in gara presenta dei picchi assoluti e qualche delusione di troppo. Tra gli ospiti la co conduttrice belva Francesca Fagnani. A giudicare i concorrenti è stata come ieri, la giuria della sala stampa divisi equamente in carta stampata, radio, e web. Ecco le nostre pagelle
Giorgia – “Parole dette male” VOTO 8
Quando si hanno alte aspettative non sempre è facile raggiungerle. Giorgia ha portato al festival pezzi che sono rimasti nella storia della musica italiana e “Parole dette male” è un brano che funziona, figlio del nostro tempo ma non un perno su cui far girare la carriera. Non è una svolta ma un bel pezzo che funzionerà benissimo nel medio termine. Per l’eternità rimandiamo a “Di sole di azzurro”. C’è qualche somiglianza con i cliché del neomelodico di maniera sullo stile di Marc Anthony (Vedi il brano Apresurate di J.Lo ai tempi di Como Ama una Mujer) L’interpretazione di Giorgia, la sua voce limpida, chiara e cristallina e il talento dei suoi producer resta indiscusso. Inoltre si capiscono tutte le parole. E di sti tempi sbiascicati ti pare poco?
Will – “Stupido” VOTO 7.5
La sua interpretazione è sincera, emozionata ed ispirata. Oltre le note c’è qualcosa di più che colpisce e permane nel subconscio. Il pezzo è fresco, per le nuove generazioni c’è speranza per il futuro. Will è stato ospite nel Salotto Digitale di Domanipress Leggi l’Intervista Esclusiva Clicca qui
Lazza – “Cenere” VOTO 9+
Dopo l’ottimo album “Sirio” non stupisce che Lazza avesse un asso nella manica per Sanremo. Il poker è a suo favore “Cenere” è un brano che strizza l’occhio agli anni 90 senza risultare retorico. A Sanremo la dance ormai è sdoganata…bene, anzi benissimo. Coinvolge, fa ballare ed emozionare e su quella base non è da tutti non risultare un Disco Stu qualunque.
LDA – “Se poi domani” VOTO 5+
LDA è uno dei talenti usciti dalla scuola di Amici. Nella sua annata c’erano anche Luigi Strangis ed Alex Wyse ma a Sanremo citando Gianni Morandi “Uno su mille ce la fa”. Peccato che il brano di LDA ad un primo ascolto risulti tutt’altro che ispirato. Altra citazione? “Si può fare di più senza essere eroi”.
Levante – “Vivo” VOTO 7+
La quota femminista di questo festival è tutta sua. Bisogna riprendersi dallo shock di vederla bionda, note di colore a parte “Vivo” è un brano viscerale. Entra sottopelle e non se ne va più via. Dentro c’è la storia di vita di una donna, di una madre…no non è il refrain della Meloni…Tutt’altro.
Madame – “Il bene nel male” VOTO 8
Il percorso artistico di Madame vira verso una consapevolezza di se stessa maggiore. Francesca è cresciuta e con lei la sua musica. L’ interpretazione convince ed il brano con l’arrangiamento di Dardust Faini vola. Ci piace molto. Dardust Faini è stato ospite nel Salotto di Domanipress Leggi l’Intervista Clicca qui
Modà – “Lasciami” VOTO 9.5
Semplicemente uno dei brani più intensi dei Modà che sdogana al Festival il delicato tema della depressione. L’esibizione è racchiusa in un abbraccio, emozionante e sincero. La musica è terapia e a raccontarlo sul palco di Sanremo ci vuole coraggio e talento. Da lacrima appesa agli occhi. Magistrale l’orchestra ed il suo supporto. I Modà sono stati ospiti nel Salotto di Domanipress Leggi l’Intervista Clicca Qui
Paola e Chiara – “Furore” VOTO 7-
Questa reunion familiare è tutto ciò che i fan di Paola e Chiara stavano aspettando. Sorelle si è per sempre, non dimentichiamolo. Il pezzo è un inno all’amore. Volevate Madonna o la Spears a Sanremo? Bene beccatevi le sorelle Iezzi: fighe, internazionali e finalmente sicure di loro stesse. Le vogliamo mandare all’Eurovision? Lo meriterebbero…
Rosa Chemical – “Made in Italy” VOTO 7
Il verso: “Ti piace che sono perverso e non mi giudichi”. riassume tutto. Il completo in lattex fa il resto. Achille Lauro incontra i Maneskin e Tananai. Niente di nuovo sotto il sole. Però il pezzo c’è…
Shari – “Egoista” VOTO 5
Un pezzo antico, ma non nel senso di classico. La domanda è: perchè? Essere giovani significa avere la responsabilità di rinnovare. E poi Egoista è solo di Alexia. Voto di incoraggiamento.
Sethu – “Cause perse” VOTO 4
Quota rock di questa edizione, declinata in salsa pop-punk in un crescendo che cattura solo a metà. Facciamo che la riascoltiamo per raggiungere una minima sufficienza? Per ora è una causa persa in partenza. Somiglia un po’ ai Prozac+ senza il prozac e soprattutto senza il più.
Tananai – “Tango” VOTO 6.5
Tananai fa sul serio…l’anno scorso a “sesso occasionale” ci avevamo creduto prima degli altri. “Tango” è classica ma non meno tagliente. Occasione sprecata o volontà di uniformarsi?
Articolo 31 – “Un bel viaggio” VOTO 5-
“Com’eravamo belli in queste vecchie foto…” cantano gli Articolo 31 ritornati finalmente insieme. Non è memorabile ma il pezzo comunque tiene meglio di altri, al primo ascolto. Ma l’autotune non lo posso perdonare…non a loro. Vogliono giocare con l’effetto nostalgia. E’ un canto si, ma del cigno.
Colapesce Dimartino – “Splash” VOTO 7-
Un tuffo nel mare o un’allusione a un gesto estremo: lo splash di Colpapesce e Dimartino è questo. Pezzo che vuole essere simpatico per forza, e che a forza di ammiccare e ammiccare alla fine bruciano gli occhi. Sembra un po’ Lucio Battisti o forse vorrebbe anche esserlo. Finale invece da Claudio Villa. Splash? Buttati che è morbido.