La morte a Venezia è una delle opere principali di Thomas Mann, famosissimo scrittore tedesco che ambienta il cuore della storia al Lido di Venezia, nell’anno 19…(come indicato nell’incipit dello stesso romanzo breve).
La vicenda vede protagonista lo scrittore, anch’egli tedesco come l’autore, Gustav von Aschenbach, il quale decide di trascorrere una vacanza estiva presso un noto albergo del litorale veneziano, dove incontrerà Tadzio, adolescente polacco in vacanza con la sua famiglia; il maturo signore resterà folgorato dalla bellezza del giovane e comincerà a trascorrere il suo tempo scrutandolo nei vari momenti della giornata in una sfavillante estate italiana.
Il romanzo scivola con la descrizione dei giorni trascorsi da Aschenbach al Lido e dei suoi pensieri.
Ormai il protagonista non si occuperà quasi più dei suoi scritti, essendo totalmente assorbito da qualcuno che più che un essere umano somiglia quasi a un angelo.
La vicenda durerà poco e non avrà un finale felice, com’era anche plausibile immaginare; i giorni di Aschenbach si concludono su quella spiaggia, con una scena piuttosto surreale, mentre il giovane Tadzio gli indica un punto nel cielo, quasi a voler mostrare che qualcosa di bello è oltre l’orizzonte.
E’ un romanzo intriso di quel sentimento di ricerca della bellezza cui molti scrittori hanno sempre anelato e a cui tanta gente, più o meno consapevolmente, aspira.
Patrizia Pecoraro