Man and boy è un romanzo del giornalista e scrittore inglese Tony Parsons, vincitore nel 2001 del “British book award” come libro dell’anno.
La storia, suddivisa in quaranta brevi capitoli, narra della vita di Harry Silver, trentenne produttore televisivo che per una notte trascorsa con una giovane collega si trova a cambiar vita improvvisamente.
Il suo unico punto saldo, oltre agli ormai anziani genitori che vivono in un tranquillo sobborgo inglese, è l’amato figlio di quattro anni, del quale si ritrova a doversi occupare dopo che la moglie, a seguito del tradimento del protagonista-narratore, lo lascia per trasferirsi in Giappone, probabilmente per riprendersi un sogno che aveva accantonato occupandosi della famiglia.
I due, che erano diventati genitori relativamente presto per l’epoca moderna in cui viviamo (lui aveva circa ventisei anni e lei uno in più), si trovano d’un tratto a non condividere nulla di più delle chiamate intercontinentali fatte per mettere in contatto la madre col figlio rimasto a Londra con il padre.
Harry a questo punto, dopo aver perso anche il lavoro oltre alla moglie, dovrà vedersela con l’essere un genitore a 360° e, giorno dopo giorno, non solo scoprirà di amare sempre più il figlioletto, ma anche che occuparsi incondizionatamente di lui e delle sue esigenze, nonché della casa e delle necessità che la famiglia comporta, non è poi così male, tanto che, al rientro dell’ex moglie dall’estero, non vorrà saperne di separarsi dal figlio, finché non si renderà conto che forse quella, invece, è proprio la cosa giusta da fare.
Il racconto è a tratti commovente e un po’ drammatico e altre volte più leggero e spensierato, ma comunque permette di calarsi in una realtà attuale che, a dispetto della geografia e della cultura, sembra ormai essere piuttosto comune.
Grazie al figlio, in ultimo ma non per questo meno importante, Harry incontra un’altra donna, con la quale vive vicende piacevoli e non, fino all’epilogo che porta un po’ tutti noi a riaffermare la continuità della vita anche a seguito di situazioni apparentemente insormontabili.
Patrizia Pecoraro