Scrivere una recensione per un album che ha come protagonisti due grandi colossi come Mina ed Adriano Celentano può essere un’opera molto semplice e molto difficile allo stesso tempo. La sola carriera di due nomi così importanti per la musica italiana potrebbe farmi chiudere facilmente questa recensione con un 5 stelle ad “honoris causa” per il solo fatto che si parla di due pietre miliari che con la loro arte hanno operato negli anni delle vere proprie rivoluzioni culturali scrivendo con le note la colonna sonora della storia del nostro paese. Invece, per dovere di cronaca preferisco intraprendere la strada più ardua ascoltando questo secondo album intitolato “Le migliori” del duo Mina e Celentano come se si trattasse di due interpreti al loro secondo album (fa sorridere vero?), ascoltandolo con le orecchie e con il cuore di oggi. Il primo elemento che balza all’occhio sfogliando il booklet è la scelta degli autori dei brani di quest’album che mi ha piacevolmente sorpreso per eterogeneità e contemporaneità. Si spazia da firme come Riccardo Sinigallia, Francesco Gabbani e Mondo Marcio che tra l’altro in passato aveva dedicato un progetto discografico proprio alla grande Mina e che aveva anticipato proprio sulle pagine di Domanipress una futura collaborazione (Leggi l’intervista) fino ad autori più classici e rassicuranti tra cui Andrea Mingardi, Toto Cutugno, Mario Culotta e Fabrizio Berlincioni.
A sorprendere,oltre alla rosa degli autori, anche la copertina: con “2 Mine”e “2 Celentani’” ad una sfilata di moda dove la passerella è la strada e dove tutte e quattro sono vestite da donna…Adriano compreso quasi ad ironizzare il lato istrionico tipico di Celentano.
Ma passiamo ora alle canzoni, 12 brani, ad aprire c’è “Amami Amami” di cui abbiamo già parlato precedentemente (clicca qui) e si chiude con una versione dance del grande classico Prisencolinensinainciusol, remixato e aggiornato da Benni Benassi che chiude l’album in maniera inaspettatamente dance. Al centro di questo quadro musicale, colorato ed avanguardistico, ci sono le altre tracce che parlano d’amore. In “Se mi ami davvero” si recita …”questo amore è un affitto ma non farlo sarebbe un delitto / io non ci casco più ogni vizio mio sei tu” con un finale rap di Adriano. Le emozioni continuano con “Ma che ci faccio qui” una canzone dialogo che sembra essere il sequel di “Che t’aggia dì” , un litgio in musica dove Mina questa volte risponde: “non ne posso più di sopportare questo interrogatorio, mamma mia, sono mesi che va avanti così”. Un album di punta come questo non poteva non avere una canzone a tema sociale, trattandosi poi di Adriano Celentano l’intento pedagogico sembra essere quasi automatico…ed infatti arriva “Il bambino col fucile” scritta da Francesco Gabbani dove Adriano canta un testo completamente nelle sue corde intenso e diretto come solo lui sa fare: “a Medjugorje si vede la Madonna e sta piangendo / la nonna in minigonna in parlamento / c’è un’aria sempre molto signorile / all’asilo c’è un bambino col fucile / all’asilo c’è un bambino col fucile.” Il disco prosegue poi con gemme “Come un diamante sepolto nella neve” e “Ad un passo da te” sono due brani intensi e vibranti dove le voci di Mina ed Adriano Celentano si fondono alla perfezione.
Tirando le somme “Le migliori” è un album variegato e contemporaneo dove i vocalizzi magnetici e l’estensione vocale storica e prepotente della tigre di Cremona si fondono alla perfezione con i toni “parlati” e con la metrica matura e solenne del molleggiato raccontando storie d’amore intense e vibranti lasciando anche uno spazio per il sociale ed il giocoso nonsense con la nuova versione di Prisencolinensinainciusol. In questo nuovo lavoro Mina e Celentano, dall’alto della loro carriera non rinunciano all’ambizione e come se fossero due debuttanti si buttano a capofitto verso orizzonti musicali diversi senza franare nell’ingombrante confronto con se stessi sempre migliori , unici ed eterni.
Simone Intermite