Finalmente è arrivato nei cinema mondiali l’ultimo lavoro di Ridley Scott (autore e regista di film acclamatissimi quali “Alien” (1979), “Blade Runner” (1982), “The Gladiator” (2000)…): “House of Gucci”.
Il film è girato interamente in Italia (la produzione è, infatti, una collaborazione con gli USA) e vede come protagonista Stefani Germanotta, in arte Lady Gaga, nei panni di Patrizia Reggiani, coinvolta nell’omicidio del (ex) marito, magnate della grandiosa casa di moda omonima: Maurizio Gucci. A Roma si è già svolta la première a cui ha presenziato la stessa cantante, e diversi cinema in tutto il Paese offrono delle anteprime al tanto atteso film.Questo grande evento cinematografico ha, forse, messo da parte un’altra pellicola portata sul grande schermo dallo stesso regista ormai più di un mese fa: “The Last Duel” tratto dall’omonimo romanzo di Eric Jager (2004).
La storia – tratta da eventi realmente accaduti – narra le verità di tre personaggi riguardo un processo per stupro avvenuto nel Medioevo francese. I tre protagonisti di questa vicenda sono Marguerite de Carrouges (Jodie Comer), la vittima della violenza; Jean de Carrouges (Matt Damon), il marito; e Jaques Le Gris (Adam Driver), l’aggressore. Divisi in tre capitoli, gli stessi eventi ci vengono raccontati in maniera differente a seconda di chi li sta vivendo.
Jean, il primo a narrare (indirettamente), si dipinge come un valoroso eroe a cui è stato tolto tutto per mano di Jeaques un vecchio amico e del loro signore, il conte Pierre d’Alençon (Ben Affleck).
Viene poi il momento dell’arrogante Jacques, che nonostante il carattere irascibile e irriconoscente di Jean si mostra sempre umile e benevolo con lui, anche quando si innamora di sua moglie e hanno un rapporto carnale (che lui vede consenziente). La verità di Marguerite è l’ultima che ci viene raccontata e ci mostra una realtà dei fatti ben diversa dalle precedenti. Un lavoro impeccabile da parte del cast, che ci regala un’interpretazione sentita e studiata.
Un ruolo non facile, quello che hanno dovuto affrontare, essendo il personaggio interpretato da ognuno, differente ad ogni racconto. Anche la sceneggiatura è strutturata in maniera eccellente: la storia riesce a tenere lo spettatore aggrappato alla poltrona nonostante ricominci per tre volte esattamente nello stesso punto. Scott riesce a raccontare la verità in maniera schietta e cruda, colpendo al cuore dello spettatore senza pietà. In sintesi sia House of Gucci che The Last Duel sono due pellicole assolutamente da guardare e godere nel buio della sala cinematografica finalmente riaperta per farci rivivere intense emozioni
Valentina Iacone