Visnà di Vazzola, 5 maggio 2015. “Ho creduto ad Expo probabilmente più di ogni altro e ho convinto molti miei colleghi a partecipare a questo grande evento. Alla fine siamo riusciti a creare all’interno del Padiglione Italia, un “salotto” esclusivo dedicato alle grappe. Ci saranno più di 60 delle più prestigiose distillerie italiane.
Sono lieto di questa conquista perché sono convinto che non esserci sarebbe stato un grave errore. Come ogni Paese ha un proprio distillato nel quale si identifica, anche noi italiani dobbiamo essere orgogliosi della grappa, un prodotto 100% made in Italy che ci connota nel mondo. Ora che milioni di visitatori verranno in Italia e vorranno assaggiare le nostre specialità, esattamente come facciamo noi quando andiamo all’estero, dobbiamo presentarci con tutto l’orgoglio che ci dà questo grande distillato italiano”.
E’ particolarmente entusiasta Roberto Castagner che reputa l’EXPO 2015 una grande, irrinunciabile occasione per tutto il nostro Paese oltre che per le produzioni di qualità. A Milano nei giorni scorsi Roberto Castagner ha già inviato le prime 1.000 bottiglie delle sue grappe che grazie alla rodata collaborazione con Partesa verranno distribuite nei vari locali allestiti all’interno di Expo.
All’Expo 2015, Castagner lancia la sfida ai grandi distillati invecchiati internazionali con la sua grappa Fuoriclasse Leon affinata per ben 15 anni e un nuovo progetto dal nome “mix italiano” grazie alla Suite n. 5, un nuovo distillato perfettamente adatto ai cocktail.
Castagner ieri ha anche tagliato idealmente il nastro di Aquae Venice, l’unico Padiglione ufficiale dell’Expo fuori dal circuito milanese che in mattinata è stato inaugurato alle presenza delle massime autorità, dal Primo Ministro Matteo Renzi, al Ministro all’Ambiente Gianluca Galletti e al Governatore della Regione Veneto Luca Zaia.
“Il Padiglione Aquae di Venezia è davvero bellissimo – sostiene con convinzione Roberto Castagner – e sono lieto di esserci nei prossimi sei mesi. Sono arci convinto che costituisca un’opportunità importante, non solo per promuovere il nostro distillato di bandiera consolidando il rito della tradizione del fine pasto, ma anche per lanciare nuove idee come la proposta di inserire il distillato tra il secondo piatto e il dessert. E poi in uno spazio tutto dedicato all’acqua nelle sue varie declinazioni non poteva mancare l’acquavite il cui nome originario era aqua vitea e nella Venezia del ‘500 con i più svariati impieghi veniva prescritta dai medici di allora in dosi medicinali come rimedio per tanti malanni”.
Oggi la grappa moderna va degustata con cultura; è un piacere di qualità che genera emozioni sensoriali suadenti per accompagnare i momenti migliori della nostra vita, momenti “Italian style”.