Dicembre è il mese più magico dell’anno.
L’atmosfera è tanto calda da coinvolgere anche chi si professa da sempre non amante delle feste. Pur non volendo, l’aria del Natale fa da padrona e contagia anche i più scettici. Per quelli poi che come me, si sono sempre dichiarati piccoli elfi di babbo natale, quest’anno sarà come rivivere il tutto per la prima volta.
Già lo scorso anno, mentre vivevamo una sorta di Natale a “metà” avevo tentato di vedere il lato positivo della medaglia, immaginando quanto sarebbe stato emozionante ricreare alcuni momenti che prima davamo per scontati, ma che ad oggi assumono un’importanza ancora più significativa. Per questo, ora che manca davvero pochissimo al mio giorno preferito da sempre, ho deciso di stilare una sorta di lista di cose che lo scorso anno purtroppo non mi era stato possibile fare.
1)Consegne porta a porta: c’è chi preferisce posticipare o addirittura anticipare la consegna dei regali pur di non ridursi all’ultimo minuto. Io invece ho sempre svolto questa pratica solo il 24 dicembre stesso. Sono fermamente convinta del fatto che il regalo sia più gradito alla vigilia di Natale rispetto agli altri giorni e che l’essenza stessa del regalo consista nel fatto di riceverlo direttamente dalle mani di chi l’ha pensato per noi.
2)Passeggiata in centro e castagnole: è vero sì che aldilà dei giorni di zona rossa nessuno mi avrebbe vietato di fare una passeggiata all’aria aperta. Ciò nonostante l’idea di passeggiare nelle maestose vie della mia città, in una condizione di vuoto quasi spettrale, non era così allettante. Quest’anno finalmente potrò tornare a passeggiare, godendomi le luminarie e le caldarroste rigorosamente nel cono di carta.
3)Lavorare: sembrerà assurdo ma per chi come me è sempre stato abituato a lavorare il 24 dicembre, lo scorso anno non poter vivere la frenesia delle ultime ore di shopping natalizio è stato quasi una sofferenza. Sono i giorni più intensi e stressanti dell’anno e al tempo stesso i più divertenti, durante i quali il lato umano anche delle persone più riservate viene fuori e in un attimo riesci a immedesimarti nei racconti degli sconosciuti.
4)Outfit di capodanno: non ho mai amato particolarmente il veglione di San Silvestro, ciò nonostante è sempre stata per me un’occasione per poter indossare vestiti che nei restati 364 giorni dell’anno, anche una persona eccentrica come me riterrebbe eccessivi. Per quanto sia stata tentata di cedere al fascino delle paillettes anche durante il capodanno “intimo” vissuto lo scorso anno, l’attesa del 2022 merita sicuramente di essere celebrata con un outfit appositamente creato per l’occasione.
E voi? Cosa non vedete l’ora di fare durante queste feste? Qual è la vostra lista dei desideri?
Cristina Ciurleo