Talento e ambizione: elementi fondamentali nel decretare il successo o meno di vero artista. Indubbiamente, anche l’occhio vuole la sua parte. Non parliamo di bellezza oggettiva, piuttosto di fascino, stile, particolarità. Che si tratti di un evento esclusivo o del tragitto casa- supermercato, la vera star è quella che riesce comunque a dare nell’occhio. Non basta un abito di alta sartoria per catturare l’obiettivo dei fotografi. Bisogna saper trasferire in ciò che si indossa la propria identità senza scendere a compromessi. Consci di ciò che volete, otterrete un buon risultato.
Ieri (mercoledì 2 settembre) ha definitivamente preso il via la 77esima edizione della Mostra d’arte Cinematografica di Venezia. A inaugurare l’evento è stato il film “Lacci” di Daniele Lucchetti a cui ha fatto da “sfondo” il primo red carpet “post – covid” : sicuramente più intimo, non meno interessante. Già dalla prima giornata, alcuni ospiti ci hanno lanciato delle piccole “chicche di stile” mentre atri hanno dimostrato di non aver ancora trovato la giusta soluzione tra abito e personalità (non demordete).
Attesissima da tutti Cate Blanchett, presidente di giuria per questa prima giornata. Per qualche strano motivo dalle celebrità d’oltreoceano ci si aspetta sempre qualcosa di più rispetto a quelle di casa nostra. C’è da dire che la Balnchett non ha di certo deluso le aspettative: divina nel suo abito a sirena firmato Esteban Cortazar, indossato precedentemente (incredibile ma vero) per la prémiere del film “Carol”. Come dire, mai abbandonare la strada maestra (Voto: 8).
Sembra che Donatella abbia trovato una nuova musa. Sull’onda di Sanremo, Elodie sceglie ancora Versace, questa volta in compagnia del fidanzato Marracash che si presta al gioco della ragazza: abito lungo metallizzato con spacco vertiginoso per lei, completo nero con rifiniture argento laterali per due. Tamarri e belli al tempo stesso, nulla da ridire (Voto: 8)
Quando la storia d’amore tra Fedez e Giulia Valentina è finita, è stato come se si fossero lasciati due tra i miei più cari amici. Niente contro la Ferragni, ma la simpatia di questa ragazza è qualcosa di travolgente. Peccato non sia riuscita a trasmettere il suo spirito spumeggiante attraverso il look scelto. L’abito, Belfiori Couture, è eccessivamente “serioso” per una come lei. Invece del blu notte avrebbe potuto optare per un colore più vivace e un tessuto sicuramente meno lucido. Troppo diva di Hollywood, poco Giulia. (Voto:5)
A meno che non si abbiano gambe vertiginose e toniche, sconsiglio vivamente l’abito corto davanti con strascico posteriore: non slancia e ti fa sembrare una sposa mal riuscita. Forse qualcuno avrebbe dovuto dare lo stesso consiglio a Roberta Giarrusso. L’abito, firmato Gabriele Fiorucci Bucciarelli, non è sicuramente stato disegnato con l’idea di esaltare le sue forme. Complice dell’insuccesso del look, la quasi totale assenza di accessori. Uscita decisamente improvvisata. (Voto:4)
Come potete vedere, anche tra i dei dell’Olimpo c’è chi ha problemi di stile. E questo è solo l’inizio … ne vedremo delle belle.
Cristina Ciurleo