Milano: i graffiti diventano arte e cambiano il volto della città ma Il linguaggio del writing, dopo quarant’anni dalla sua comparsa in Italia, è tuttora difficile da comprendere

Sabato 22 gennaio 2022, alle ore 17.00, sarà presentata l’edizione limitata, sviluppata in collaborazione con l’artista Angelo Muschio, di “Graffiti Writing in Italy 1989-2021”, il libro di Alessandro Mininno sul writing in Italia.
I graffiti hanno condizionato profondamente l’arte, la comunicazione visiva e la cultura contemporanea, sia all’estero che in Italia. Allo stesso tempo la loro diffusione ha cambiato per sempre l’aspetto delle nostre città, provocando una reazione dura e intollerante da parte della politica e dell’opinione pubblica.
Il linguaggio del writing, dopo quarant’anni dalla sua comparsa in Italia, è tuttora difficile da comprendere per il pubblico: si tratta di una cultura underground che mischia illegalità e pericolo, arte e vandalismo.
Il libro “Graffiti Writing in Italy 1989-2021”, di Alessandro Mininno, spiega il writing in modo divulgativo e documenta dettagliatamente, con le fotografie e le parole dei suoi protagonisti, la nascita e l’evoluzione del fenomeno in Italia.
Innumerevoli linee ferroviarie, private e pubbliche, una passione generalizzata per il lettering e una repressione spesso blanda hanno attirato diverse generazioni di ragazzi verso questo campo, trasformando l’Italia in uno dei paesi europei con la più lunga tradizione nel writing.
Il volume è edito da bruno, con il supporto di Gummy Industries.
Alla presentazione partecipano l’autore, il giornalista Stefano Bottura e l’artista Angelo Muschio. Seguirà la proiezione del documentario Nero Inferno, un’importante testimonianza video sul writing milanese dei primi anni 2000. Al termine dell’incontro un Dj set di Merge Layers (Natlek e Nobel).
I Partner Istituzionali Eni e Lavazza, l’Institutional Media Partner Clear Channel e il Technical Partner ATM sostengono Triennale Milano anche per questo progetto.

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