Si è concluso ieri sera a Milano “Lorenzo Live 2018”, il tour dei record di Jovanotti. 67 date nei più importanti palazzetti italiani ed europei che ha conquistato, emozionato, travolto, entusiasmato, più di 600 mila spettatori!
Per la fine del tour Lorenzo propone un brano accompagnato da un video, un grande omaggio al suo pubblico in rotazione dappertutto da domani.
Viva la libertà infatti, tratto da Oh, vita! l’album prodotto da Rick Rubin per Polydor già certificato Fimi triplo disco di platino, è il pezzo con cui Jovanotti ha chiuso la scaletta di tutti i concerti di Lorenzo Live 2018.
“Quando ho scritto Viva la libertà l’ho fatto proprio pensando ai concerti, desideravo che la mia gente uscisse dai palasport con quella parola in testa e una melodia semplicissima da portarsi addosso per un po’”
Alla fine dello show quando si riaccendono le luci del palasport, dopo aver ballato e cantato, ci si guarda di nuovo in faccia e per un attimo quella parola, LIBERTÀ, prende forma e ha di nuovo senso e significato. Si esce dal palazzetto cantandola insieme e portando con sé quella sensazione per “farla durare, e darle spazio”.
“È una canzone volutamente “elementare”, nel senso proprio che è fatta con elementi essenziali.”
Dopo aver fortemente voluto in radio un brano come “Affermativo”, per la sconvolgente poesia del testo e per l’urgenza artistica di proporla in questo particolare contesto storico, per la chiusura del tour, Jovanotti vuole salutare il suo immenso pubblico con il brano con cui ha scelto di concludere ciascuna delle serate di questo fortunatissimo tour.
Realizzato da Leandro Manuel Emede per Sugarkane, il video di Viva la libertà è una scatola magica, è un live che però ha dentro elementi fantastici, il massimo della finzione nel massimo della realtà.
“Quando è arrivato il remix di Affermativo di Takagi e Ketra, ho sentito l’esigenza di accendere “un piccolo faro” su questa canzone. Pur sapendo bene che non si tratta di un pezzo con le caratteristiche da heavy rotation radiofonica ho voluto darle visibilità. È una canzone importante del disco, uno dei brani a cui sono più legato e mi piace nella versione originale e in questa rilettura più urbana. Mi è parso urgente portarlo all’attenzione delle radio e dei grandi media, al di là di qualunque logica non strettamente artistica. Oh, vita! è un disco nuovo rispetto alla mia precedente produzione e mai come in questo caso ho desiderio di farlo scoprire con la massima attenzione.”