«Era una questione di sopravvivenza: il pesce più grande mangia quello più piccolo e tra lui, la signora Marta e una spiantata badante sudamericana, lui era sicuramente l’animale più grosso e famelico»: nel nuovo romanzo di Antonello Marchitelli, “Scappa e vinci”, si racconta di un’insolita caccia al tesoro con protagonisti dei personaggi molto diversi tra loro che intrecciano i loro destini fatalmente, provocando una serie di eventi di portata tragica.
L’autore presenta una storia di disperazione, di avidità e di crimini commessi quasi per sbaglio, con leggerezza; una vicenda in cui emerge il lato corruttibile dell’essere umano, che non guarda in faccia a nessuno specie se c’è di mezzo il vile denaro. L’opera è ambientata a Bari e si apre sul personaggio di Eusebio: sposato con Chiara, ha una vita molto difficile perché i soldi non bastano mai, e la moglie lo accusa di non essere abbastanza risoluto.
Eusebio è un personaggio amaro e struggente, pieno di rimorsi per i sogni che non ha avuto il coraggio di perseguire – «Per Eusebio, fino a un certo punto della sua vita, era stata salda la convinzione che ognuno fosse artefice del proprio destino. Poi era arrivata la realtà, la cruda realtà, con l’impatto accentuato dal confronto con la vita matrimoniale prima e con la paternità poi. E da un giorno all’altro si era trovato a dover badare a tre persone oltre che a sé stesso». Gino è uno spiantato e senza fissa dimora, con un passato da cancellare e un futuro senza prospettive; conduce un’esistenza instabile di imbrogli e compromessi, almeno finché non conosce Ester e per la prima volta dopo tanto tempo sente di dover fare qualcosa di buono per un’altra persona. Ester è cubana e ha appena raggiunto sua sorella in Italia; animata da un desiderio di riscatto, vede ostacolati i suoi piani quando la sorella compie un atto illegale che può farla finire in guai seri. Vincenzo è un tabaccaio, paga il pizzo ed è un giocatore di poker pieno di debiti; separato da sua moglie perché lui l’ha tradita in un momento di debolezza, ha dei forti sensi di colpa per aver distrutto la sua bella famiglia.
Raffaele è un diciannovenne confuso sul suo futuro e anche sul suo orientamento sessuale; frequenta un giro poco raccomandabile che lo sta portando sulla cattiva strada. Marta invece è, suo malgrado, il motore dell’azione: uno sconvolgente evento che le capita innesca una serie di conseguenze nelle vite di tutti i personaggi, determinando tante cadute e poche risalite.
Roberta Giudice