Il nostro paese ha un problema serio di natalità

Ancora una volta il nostro Paese si confronta con i dati allarmanti della denatalità. Il tema è stato al centro della conferenza “Per un’Europa giovane: transizione demografica, ambiente, futuro”, organizzata da Global thinking foundation. Questo problema non riguarda solo l’Italia ma va comunque affrontato. Misure per la natalità sono state proposte nel corso degli anni, ma al momento non sembra esserci una vera inversione di tendenza all’orizzonte. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha anche sottolineato l’importanza di rispondere alle esigenze delle giovani generazioni per costruire un futuro solido.

Nel suo messaggio alla ministra per Famiglia, natalità e pari opportunità, Eugenia Roccella, il presidente ha parlato del sostegno alle giovani coppie come un mandato costituzionale, richiamando l’articolo 31 che invita la Repubblica ad agevolare la formazione della famiglia. Mattarella ha evidenziato come il tema demografico sia una sfida per i Paesi sviluppati, compresa l’Italia, e richieda una riflessione per soddisfare le nuove esigenze emergenti e garantire la coesione sociale.

Parlando di denatalità, la ministra Roccella ha sottolineato che una delle cause del problema è la solitudine, definendola “il nuovo problema che ci troviamo di fronte”. Ha evidenziato che il calo delle nascite altera la struttura delle parentele e dell’intera popolazione, portando a un’esperienza diffusa di solitudine in alcune società colpite dall’inverno demografico.

In Italia, la bassa natalità può essere attribuita a diversi fattori, tra cui:

1.Tendenza verso la famiglia più piccola: Le famiglie italiane tendono ad avere meno figli rispetto al passato, spesso a causa di cambiamenti culturali e sociali.
2. Difficoltà economiche: I costi legati alla crescita dei figli, come l’istruzione e l’alloggio, possono essere eccessivi per molte famiglie italiane.
3. Difficoltà nel conciliare lavoro e famiglia: Le donne italiane spesso affrontano sfide nel conciliare carriera e maternità a causa della mancanza di servizi di assistenza all’infanzia accessibili e flessibili.
4. Instabilità lavorativa: La precarietà lavorativa può scoraggiare le persone dal mettere su famiglia, poiché possono sentirsi insicure riguardo al futuro finanziario.
5. Mancanza di politiche familiari adeguate” La mancanza di politiche pubbliche che supportino le famiglie, come congedi parentali retribuiti e sussidi per l’assistenza all’infanzia, può influenzare negativamente la decisione di avere figli.
6. Cambiamenti culturali: Cambiamenti nei valori culturali e nelle aspirazioni individuali possono portare le persone a preferire stili di vita che non includono necessariamente la genitorialità.
7. Invecchiamento della popolazione: L’invecchiamento della popolazione italiana può avere un impatto sulla decisione di avere figli, poiché le persone possono percepire un minor sostegno sociale e familiare nel lungo periodo.

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