La moda sostenibile sta diventando sempre più popolare, con sempre più aziende che si proclamano eco-friendly e che promettono di ridurre l’impatto ambientale del settore. Tuttavia, c’è un lato oscuro della moda sostenibile che molti consumatori non vedono: la greenwashing.
Il greenwashing è il termine utilizzato per descrivere le aziende che utilizzano il marketing per presentarsi come più sostenibili di quanto non siano in realtà. Queste aziende possono utilizzare termini ambigui come “naturale” o “bio” senza fornire alcuna prova concreta delle loro affermazioni, o possono semplicemente utilizzare un po’ di cotone organico in un capo d’abbigliamento senza preoccuparsi di altri aspetti ambientali come l’utilizzo di acqua o energia.
Il problema con la greenwashing è che inganna i consumatori, facendoli credere di fare una scelta più sostenibile quando in realtà non lo sono. Inoltre, dà alle aziende meno impegnate nella sostenibilità un’opportunità di competere con quelle che lo sono davvero, rendendo più difficile per i consumatori fare scelte davvero sostenibili.
Ci sono alcuni passi che i consumatori possono fare per evitare di essere ingannati dalla greenwashing. Prima di tutto, è importante essere scettici sulle affermazioni ambientali delle aziende e cercare informazioni indipendenti per verificare la loro veridicità. Inoltre, è importante cercare marchi che abbiano standard sostenibili riconosciuti a livello internazionale, come l’Organic Content Standard o il Global Organic Textile Standard.
Inoltre, è importante guardare oltre il solo materiale di un capo d’abbigliamento e considerare anche il processo di produzione, come l’utilizzo di energia rinnovabile e l’impatto sui lavoratori.
In generale, la moda sostenibile è un passo importante nella direzione giusta per ridurre l’impatto ambientale del settore. Tuttavia, è importante essere informati e attenti alle pratiche di greenwashing per poter fare scelte davvero a favore del nostro ambiente.