“Grammatica Umoristica. Storie di ministri, scrittori, manager e blogger sgrammaticati” è il nuovo saggio del linguista e scrittore Francesco Mercadante, che ha deciso di omaggiare la lingua italiana e di insegnare ad amarla anche a tutti i suoi lettori. È un’opera che si rivolge a chiunque voglia rispolverare le regole di grammatica e a chiunque senta di aver perso qualcosa nel corso degli anni. È infatti una realtà che, crescendo, certi errori di grammatica si sedimentino diventando parte del proprio linguaggio, complice soprattutto il mondo virtuale che sembra avallare certi strafalcioni. E non solo, secondo l’autore nel web nascono molti dei problemi che poi si riflettono sulla lingua parlata e scritta, ed è per questo che ha deciso di analizzare l’operato di politici, blogger, copywriter e manager per scovare tali errori, e quindi presentare un’opera che li illustri e che renda il lettore consapevole. Mercadante ha sicuramente avuto un’idea originale nel decidere di parlare di grammatica utilizzando l’umorismo come ponte per arrivare al maggior numero di persone: il saggio infatti è di piacevole lettura, grazie all’ironia tagliente dell’autore che alleggerisce l’argomento.
Titoli di capitoli come “Il sig. Luigi e lo stupro della lingua italiana” (dove Luigi è un politico di nostra conoscenza), “Dalla licenza poetica all’ignoranza il passo è breve”, “La bambina col delirio di possessione si fa capire, i burocrati no” o ancora “Da wikistudenti a wikiscrittori: a Wikilandia tutto è possibile” fanno immediatamente capire che non ci troviamo di fronte a un semplice manuale di grammatica ma a un testo molto più stratificato: è un agile saggio di linguistica ma è anche un’opera umoristica. Quando si unisce insegnamento e divertimento il gioco è fatto, e sicuramente l’autore ha centrato il suo obiettivo: ha dato una serie di utili suggerimenti a proposito di ciò che si deve sempre evitare di dire e scrivere, e al contempo ha ampliato il suo bacino d’utenza offrendo un’opera che non risulta pesante ma, anzi, che intrattiene e fa riflettere.
Grammatica Umoristica. Storie di ministri, scrittori, manager e blogger sgrammaticati ricorda che non c’è niente di male ad ammettere di avere delle lacune ma esprime anche tutto il suo disappunto per la violenza quotidiana che viene fatta alla nostra lingua; riportandoci tra i banchi di scuola con un insegnante davvero spassoso, Francesco Mercadante ci consegna la sua sapienza al servizio del bel linguaggio, e ci rammenta che non è mai troppo tardi per imparare e per migliorarsi.
Caterina Morelli