I nomi di Cerveteri e Tarquinia costituiscono senza ombra di dubbio, sia per il vasto pubblico degli interessati sia per la ristretta cerchia degli specialisti, un riferimento immediato, quasi un sinonimo, agli Etruschi e alla loro cultura, tanti sono i reperti archeologici, le fonti storiche e le testimonianze epigrafiche accumulati in entrambe le città lungo il millenario sviluppo della civiltà etrusca. Questa situazione d’eccellenza è valsa, esattamente 15 anni fa, nel 2004, alle necropoli di Cerveteri e Tarquinia, nonché alla rispettiva zona di rispetto (buffer zone), l’iscrizione nella lista del patrimonio culturale dell’umanità dell’UNESCO (United Nations Educational Scientifical and Cultural Organization).
Il Polo Museale del Lazio, diretto da Edith Gabrielli, celebra questo importante anniversario nelle quattro sedi del Museo e della Necropoli di Cerveteri e del Museo e della Necropoli di Tarquinia, con un’iniziativa pensata nell’ottica di una fruizione integrata dell’intero sito UNESCO.
Oggi, 25 luglio infatti, viene inaugurata nei due musei la mostra “Etruschi maestri artigiani. Nuove prospettive da Cerveteri e Tarquinia” (fino al 31 ottobre 2019), una straordinaria opportunità per evidenziare la stretta connessione tra le due antiche città etrusche, ma, soprattutto, per rinsaldare il legame naturale tra i musei e le rispettive necropoli.
La mostra, promossa e organizzata dal Polo Museale del Lazio diretto da Edith Gabrielli, è inserita nell’ambito di Artcity Estate 2019. Catalogo edito da arte’m.