Ritorna Giorgio Faletti con un romanzo postumo dai toni delicati ed inediti intitolato “La piuma”.
La piuma è un viaggio, quello di Giorgio Faletti, l’ultimo prima di lasciarci, ed è una favola che ci fa scoprire il cuore degli uomini. Lo scrittore noir, il cantante, il comico che tutti abbiamo conosciuto saluta il suo incredibile e foltissimo club di fan lettori con una sorta di testamento letterario, di un messaggio al mondo. Quello che seguiamo è proprio il percorso di una piccola piuma, che volteggiando qua e là ode i discorsi importanti della storia o le piccole afflizioni quotidiane di gente comune. La piuma si sposta di mano in mano, di tavolo in tavolo e attraverso lei il lettore compie un salto indietro nella storia. Questo volo complesso e unico ci porta ad ascoltare discorsi di Re e di Generali che vogliono conquistare il mondo e pianificano guerre, tracciano confini, oppure ascoltiamo il cuore infranto di una ballerina che danza dentro ad un teatro e attraverso il suo corpo dolente e meraviglioso racconta il suo mal d’amore. Poi troviamo il Cardinale con poca fede che ascolta il piccolo curato di campagna che gli parla appassionato del mal di vivere dei contadini. La piuma di Giorgio Faletti è un flusso di parole, di pensieri, che ci porta dentro all’anima afflitta, guerrigliera o contenta del mondo. Il poetico viaggio continua all’inseguimento di strani personaggi, spesso privi di fortuna o incapaci di guardare dentro al loro cuore. Fino al momento in cui due occhi grandi, particolari, intensi e speciali osserveranno la piccola piuma e in un istante tutto verrà capito e visto davvero, per quel che deve essere. Faletti ci lascia con una storia e un pensiero che racchiude filosofia e poesia, due cose che servono per vivere meglio e più intensamente.