La Striscia di Gaza continua a subire bombardamenti da parte di Israele in risposta agli attacchi di Hamas, che hanno causato la morte di oltre 1.200 persone nel weekend del 7 e 8 ottobre. Secondo il ministero della Sanità palestinese, il bilancio delle vittime nei giorni recenti ha superato le 1.400 persone, con la metà di esse donne e bambini. Questo numero aumenta ulteriormente se si considerano i feriti, che ammontano a oltre 6.200. A causa del blocco imposto da Israele, l’accesso alle cure mediche è reso estremamente difficile.
Tuttavia, la tecnologia si sta dimostrando un’utile risorsa per affrontare questa drammatica situazione. Il dottor Tarek Loubani, un medico del pronto soccorso palestinese, ha distribuito dispositivi medici stampati in 3D come stetoscopi e lacci emostatici per fornire aiuto alle vittime di Gaza. Questa fornitura è giunta prima dei bombardamenti israeliani, che hanno distrutto gli uffici del Progetto Glia di Loubani, interrompendo la produzione di attrezzature sanitarie. Tuttavia, dopo la distruzione degli uffici, il Progetto Glia si è dedicato a riparare vecchi dispositivi medici, come le macchine a raggi X, recuperando i manuali di riparazione da siti come iFixit. Questa iniziativa continua finché non sarà possibile riprendere la stampa 3D di dispositivi essenziali per la Striscia di Gaza.
I lacci emostatici si sono dimostrati particolarmente utili, riducendo la necessità di sangue, interventi chirurgici e antibiotici per i feriti, considerando le sfide che i medici affrontano nella Striscia di Gaza. La stampa 3D sta quindi contribuendo in modo significativo a fornire dispositivi medici essenziali e personalizzati per affrontare le gravi conseguenze dei bombardamenti.
In Italia, la tecnologia di stampa 3D è stata utilizzata anche in campo medico, come nel caso di un intervento ortopedico al Policlinico Gemelli di Roma, in cui è stata evitata l’amputazione di una mano grazie a una protesi stampata in 3D. La stampa 3D offre opportunità significative per la medicina del futuro, richiedendo competenze specializzate nell’uso di software di ricostruzione anatomica e stampanti adatte all’ambito clinico.
L’utilizzo della stampa 3D nel settore medico è in costante crescita, e molte strutture ospedaliere stanno considerando l’apertura di laboratori per analizzare casi complessi. Questa tecnologia offre opportunità per la personalizzazione dei dispositivi medici, contribuendo a migliorare la cura dei pazienti e aprendo nuove prospettive per la medicina del futuro.