Venerdì 13 luglio esce “Faccio quello che voglio” feat. Al Bano, Emma e Nek, nuovo attesissimo singolo di Fabio Rovazzi, eclettico comunicatore, scrittore e attore.
Rovazzi, da innovatore e creativo qual è, ha avuto per primo l’intuizione di raccontare la musica a episodi utilizzando la serialità come linguaggio portante del suo progetto.
Anche #FQV entra a far parte della serie in musica cominciata con “Volare” e che si svilupperà ulteriormente in autunno con il terzo capitolo.
Se con il brano precedente Rovazzi riflette sul successo effimero della società ironizzando sull’utilizzo ossessivo dei social, con “Faccio quello che voglio” l’artista aggiunge un tassello al racconto attraverso una provocazione e una riflessione che nasce dall’esigenza di porre l’accento su modelli di riferimento e comportamenti sbagliati.
Si riparte da Gianni Morandi che svela a un Rovazzi in crisi creativa che la paura degli artisti è quella di perdere il proprio talento tanto da rivelargli l’esistenza di un caveau che custodisce la “pozione magica” in preziose pillole e boccette.
E’ qui che scatta il piano diabolico… Rovazzi entra in banca e ruba le boccette contenenti il talento di alcuni artisti e si ritrova coinvolto in una rocambolesca fuga dalla polizia che lo insegue a sirene spiegate e che termina con un finale inaspettato.
Una storia che diverte attraverso la leggerezza, il coinvolgimento di tanti personaggi e un testo apparentemente scanzonato, ma che induce a pensare a temi importanti legati strettamente all’attualità del nostro Paese.
L’illegalità praticata impunemente dai furbetti con l’obiettivo di fottere il prossimo – modello che in Italia non solo sembra ammissibile ma addirittura affasciante – “attirati dal male/ l’onestà non ha budget/ tutto ciò che è vietato ci piace” e la ricerca spasmodica della notorietà a tutti i costi, il voler essere famosi anche senza nessun merito o capacità “facciamo dei modelli sbagliati la normalità/ quindici minuti di celebrità/ con questa voce qua…”.
Si avvera così la profezia del re della pop art Andy Warhol (In futuro ciascuno avrà 15 minuti di fama), previsione che con il web e i social si è concretizzata tanto da essere diventata uno dei paradigmi della società 2.0, dove chiunque può sentirsi al centro della scena creando una propria nicchia di follower e il senso della parola talento è radicalmente cambiato, stravolto.
Sono tre i grandi cantautori della musica italiana che affiancano Rovazzi nel brano: Al Bano, il The Voice italiano simbolo della nostra musica nel mondo; Emma, musicista dall’inconfondibile timbro vocale e inimitabile presenza scenica e il polistrumentista Nek, amatissimo per le sue doti artistiche e umane.
Oltre alla collaborazione di questi tre grandi nomi, sono molte le special guest che si sono appassionate alla storia scritta da Fabio Rovazzi e che hanno sposato il suo progetto prestandosi a girare il film, tra cui lo stesso Al Bano insieme a Gianni Morandi, Carlo Cracco, Eros Ramazzotti, Fabio Volo, Rita Pavone, Massimo Boldi, Flavio Briatore, Roberto Pedicini e Diletta Leotta.
In questo video Rovazzi coglie l’attitude e le grandi capacità dei suoi ospiti illustri, i quali, fatta eccezione per Massimo Boldi che interpreta l’addetto allo sportello in banca, nel ruolo di sé stessi vengono decontestualizzati e inseriti nel plot per sorprendere, oltre che divertire, gli spettatori in un gioco di linguaggi e immagini vicini alla surreal comedy.
Il brano è scritto e compostoda Fabio Rovazzi con la collaborazione di Danti e Sissa (co-autori) e Simon Says (co-compositore).
Venerdì 13 luglio esce “Faccio quello che voglio” feat. Al Bano, Emma e Nek, nuovo attesissimo singolo di Fabio Rovazzi, eclettico comunicatore, scrittore e attore.
Rovazzi, da innovatore e creativo qual è, ha avuto per primo l’intuizione di raccontare la musica a episodi utilizzando la serialità come linguaggio portante del suo progetto.
Anche #FQV entra a far parte della serie in musica cominciata con “Volare” e che si svilupperà ulteriormente in autunno con il terzo capitolo.
Se con il brano precedente Rovazzi riflette sul successo effimero della società ironizzando sull’utilizzo ossessivo dei social, con “Faccio quello che voglio” l’artista aggiunge un tassello al racconto attraverso una provocazione e una riflessione che nasce dall’esigenza di porre l’accento su modelli di riferimento e comportamenti sbagliati.
Si riparte da Gianni Morandi che svela a un Rovazzi in crisi creativa che la paura degli artisti è quella di perdere il proprio talento tanto da rivelargli l’esistenza di un caveau che custodisce la “pozione magica” in preziose pillole e boccette.
E’ qui che scatta il piano diabolico… Rovazzi entra in banca e ruba le boccette contenenti il talento di alcuni artisti e si ritrova coinvolto in una rocambolesca fuga dalla polizia che lo insegue a sirene spiegate e che termina con un finale inaspettato.
Una storia che diverte attraverso la leggerezza, il coinvolgimento di tanti personaggi e un testo apparentemente scanzonato, ma che induce a pensare a temi importanti legati strettamente all’attualità del nostro Paese.
L’illegalità praticata impunemente dai furbetti con l’obiettivo di fottere il prossimo – modello che in Italia non solo sembra ammissibile ma addirittura affasciante – “attirati dal male/ l’onestà non ha budget/ tutto ciò che è vietato ci piace” e la ricerca spasmodica della notorietà a tutti i costi, il voler essere famosi anche senza nessun merito o capacità “facciamo dei modelli sbagliati la normalità/ quindici minuti di celebrità/ con questa voce qua…”.
Si avvera così la profezia del re della pop art Andy Warhol (In futuro ciascuno avrà 15 minuti di fama), previsione che con il web e i social si è concretizzata tanto da essere diventata uno dei paradigmi della società 2.0, dove chiunque può sentirsi al centro della scena creando una propria nicchia di follower e il senso della parola talento è radicalmente cambiato, stravolto.
Sono tre i grandi cantautori della musica italiana che affiancano Rovazzi nel brano: Al Bano, il The Voice italiano simbolo della nostra musica nel mondo; Emma, musicista dall’inconfondibile timbro vocale e inimitabile presenza scenica e il polistrumentista Nek, amatissimo per le sue doti artistiche e umane.
Oltre alla collaborazione di questi tre grandi nomi, sono molte le special guest che si sono appassionate alla storia scritta da Fabio Rovazzi e che hanno sposato il suo progetto prestandosi a girare il film, tra cui lo stesso Al Bano insieme a Gianni Morandi, Carlo Cracco, Eros Ramazzotti, Fabio Volo, Rita Pavone, Massimo Boldi, Flavio Briatore, Roberto Pedicini e Diletta Leotta.
In questo video Rovazzi coglie l’attitude e le grandi capacità dei suoi ospiti illustri, i quali, fatta eccezione per Massimo Boldi che interpreta l’addetto allo sportello in banca, nel ruolo di sé stessi vengono decontestualizzati e inseriti nel plot per sorprendere, oltre che divertire, gli spettatori in un gioco di linguaggi e immagini vicini alla surreal comedy.
Il brano è scritto e compostoda Fabio Rovazzi con la collaborazione di Danti e Sissa (co-autori)Simon Says (co-compositore).