EZIO BOSSO, dopo lo straordinario tour estivo in piano solo “The 12th Room Tour”, torna nel suo ruolo naturale di direttore d’orchestra il 17 ottobre al Teatro La Fenice di Venezia, dove dirigerà la prestigiosa Orchestra Filarmonica della Fenice!
Il concerto prevede l’esecuzione di un programma ad hoc, scelto insieme all’orchestra, con musiche di Johann Sebastian Bach (Concerto brandeburghese n.3), Felix Mendelssohn Bartholdy(Sinfonia n. 4 in La maggiore, Op. 90) e dello stesso Ezio Bosso (Concerto per violino No.1 “Esoconcerto”).
Al violino solista si esibirà SERGEJ KRYLOV, considerato uno dei più grandi virtuosi del violino al mondo, musicista eccelso, collega e amico fraterno di Ezio Bosso.
A coronamento della filosofia di Ezio Bosso, che da sempre sostiene che «la musica non è di nessuno ma si fa assieme», le fasi di preparazione del concerto del 17 ottobre saranno aperte al pubblico a partire dal primo giorno di prove il 13 ottobre.
Sarà un’esperienza unica, realizzata per la prima volta in Italia, in cui il compositore e direttore d’orchestra si metterà a disposizione del pubblico che potrà seguire passo per passo la costruzione di un concerto di musica classica immergendosi nell’empatia che si crea tra direttore ed orchestra. Oltre alle prove aperte, sempre a La Fenice si terrà lo “Studio aperto”: un momento di incontro, dibattito, scambio e lezione da vivere con Ezio Bosso per “fare musica assieme”.
Posti limitati, prenotazione obbligatoria inviando una mail all’indirizzo marketing@filarmonica-fenice.it (costo € 30 adulti, € 10 minori di anni 20, il ricavato andrà in sostegno dell’attività della Filarmonica).Un accesso è gratuito per chi è già in possesso del biglietto per il concerto del lunedì sera.
Giovedì 13 ottobre – Prima prova con l’Orchestra Filarmonica della Fenice
dalle ore 20 alle ore 22 circa
Venerdì 14 ottobre – Lo “Studio aperto”
dalle ore 14.30 alle ore 18.30
Sabato 15 ottobre – Prova con l’Orchestra Filarmonica della Fenice
dalle ore 11 alle ore 13.30
e dalle ore 14.30 alle ore 17
Domenica 16 ottobre – Prova con l’Orchestra Filarmonica della Fenice e Sergej Krylov
dalle ore 12 alle ore 15
Lunedì 17 ottobre – Prova generale in sala concerti, precedenza alle scolaresche
dalle ore 12 alle ore 15 (300 posti)
«Sono felice e preoccupato, sorridente e spaventato – racconta Ezio Bosso – È un vero debutto e al mio fianco avrò uno dei miei più cari amici che già ho avuto modo di definire un eroe del violino: Sergej Krylov. Torno a dirigere un concerto intero e sono orgoglioso che la filarmonica di una città a me cara mi abbia chiesto di fare questo viaggio insieme, lavorando insieme: in fondo, per me sarà la prima volta che li dirigo, per loro sarà la prima volta che si cimenteranno in Mendelsshon e Bosso. Quindi ancora più onorato e responsabilizzato dalla richiesta di lavorare insieme a una delle sinfonie più avvincenti della storia, la famosa italiana di Mendelsshon».
L’Orchestra Filarmonica della Fenice, nata nel 2010, è l’associazione dei musicisti del “Gran Teatro la Fenice”. Composta da circa 90 elementi stabili, l’Orchestra ha l’obiettivo di contribuire alla diffusione della musica sinfonica tra il pubblico e sostenere i giovani talenti. Le collaborazioni con Direttori d’Orchestra e Solisti di fama mondiale esibitisi all’interno delle grandi stagioni sinfoniche del Teatro La Fenice costituiscono l’inestimabile patrimonio di esperienze musicali dell’Orchestra, che da queste intende partire e proseguire per proporsi al pubblico nazionale ed internazionale in veste puramente sinfonica.
«La scelta e l’originale accostamento di brani così diversi fra loro, fatta con il maestro Bosso, ha dato vita ad un concerto mai eseguito prima, una sfida musicale e nuova nel suo genere in un luogo come il teatro La Fenice, da sempre ossimoro di tradizione e innovazione – commenta Stefano Pratissoli, primo contrabbasso dell’Orchestra Filarmonica della Fenice – Una sintesi musicale di coerente bellezza che vuole coinvolgere il pubblico e accompagnarlo in un percorso musicale che parte da Bach, caposaldo della musica tonale occidentale, entra negli spazi emotivi propri della visione creativa di Ezio Bosso e arriva a Mendelssohn, compositore che più di ogni altro sapeva tradurre in musica la dimensione del viaggio. Lavorare a stretto contatto con il direttore e il compositore al tempo stesso del concerto è un’emozione che raramente è possibile vivere, un’occasione in cui fare musica assumerà il significato più ampio».