Giro di boa per Eurovision song Contest. Come da regolamento, per la semifinale l’Italia non ha avuto possibilità di votare, mentre ha espresso la propria preferenza nella prima semifinale di martedì 10 maggio.
Nella classifica finale non è riuscito a passare alla finale Achille Lauro che con “Stripper” ha rappresentato San Marino. Sconfitta cocente anche per Emma Muscat, che ha rappresentato Malta con un brano sicuramente a fuoco ma meno incisivo delle sue precedenti produzioni.
Ma a catalozzare l’attenzione dei social è stata la performace del cantante romano. Durante la sua esibizione, Achille Lauro, ci ha regalato un’esposizione teatrale nel suo stile cavalcando un toro meccanico che è stato presentato come gender fluid: rosso, chiamato “Roberta”. Lauro inoltre ha baciato il suo chitarrista Boss Doms sulle labbra, come fatto in altre occasioni, in particolare agli esordi disegnando un clichè forse troppo prevedibile.
Nonostante questa “liturgia” che al Festoval di Sanremo può apparire innovativa ma che su un palco europeo non ha rappresentato la vetta della serata,il pubblico dell’Eurovision ha preferito altre esibizioni più pulite sia a livello visivo che canoro.
Sono passate in finale: Belgio, Repubblica Ceca, Azerbaijan, Polonia, Finlandia, Estonia, Australia, Svezia, Romania, Serbia.