È morto Ezio Bosso, il pianista e direttore d’orchestra esempio di resilienza. Su Domanipress il suo racconto delle difficoltà affrontate per amore della musica

Roma, 12 07 2018 Auditorium Parco della Musica. Stagione Estiva: EZIO BOSSO NUOVI MONDI, Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Ezio Bosso direttore Luigi Piovano violoncello. ©Musacchio&Ianniello

È morto nella sua casa di Bologna il compositore, pianista e direttore d’orchestra Ezio Bosso. Il compositore aveva 48 anni. Bosso era nato a Torino il 13 settembre 1971 e si era avvicinato alla musica all’età di 4 anni. Nel 2011 era stato operato al cervello per l’asportazione di un tumore ed è stato anche colpito da una sindrome autoimmune.

Recentemente Ezio Bosso è stato ospite nel salotto di Domanipress e raccontandosi al Direttore Editoriale Simone Intermite aveva espresso le difficoltà incontrate durante i suoi anni di carriera: – «Non mi illudo di essere accettato oggi, l’accettazione per me rimane un ostacolo ogni giorno, forse però oggi sono solo più vecchio e capisco che l’essenziale è continuare a lavorare duro, per portare avanti il credere e fare indipendentemente dall’accettazione degli altri. Certo, così è più difficile, ma ora so che il tema è concentrarsi sui problemi pratici della non accettazione, non sul valore della medesima. Quando capisci finalmente che chi non ti accetta, ha un problema proprio e quindi puoi provare ad aiutarlo ma anche no. Come si dice? Problema suo, non mio. Io ho da migliorare». 

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Biografia:

Direttore stabile e Artistico della StradivariFestival Chamber Orchestraoggi Europe Philharmonic, Sony Classical International Artist e Steinway Artist, Ezio Bosso è Testimone e Ambasciatore internazionale dell’Associazione Mozart14, eredità ufficiale dei principi sociali ed educativi del Maestro Claudio Abbado, diretta con dedizione dalla figlia Alessandra, una conferma dell’impegno didattico e sociale del maestro Bosso che si sviluppa anche nell’attività svolta con Opera Pia Barolo e Medicina a Misura di Donna a Torino.
Ezio Bosso è stato inoltre il testimone ufficiale della Festa Europea Della Musica per il 2018 e unico italiano invitato al Parlamento Europeo per una storica riflessione sullo stato della cultura europea.

Direttore d’orchestra e compositore, Bosso ha ricominciato una più intensa attività concertistica solo dal 2015, in un crescendo che, dopo aver portato oltre 100.000 spettatori nei migliori teatri con il suo recital per solo pianoforte considerata la tournée di musica classica più importante della storia italiana, lo vede reduce da una lunga serie di trionfi alla testa di alcune delle migliori orchestre italiane e internazionali nella riconquistata veste di direttore d’orchestra, dopo anni di forzata pausa.
Vale ricordare l’Orchestra Filarmonica del Teatro La Fenice di Venezia, Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, di cui è stato Direttore Principale Ospite e che ha trionfalmente condotto sia nel teatro della città sia in Piazza Maggiore davanti ad oltre 10.000 persone per l’Opening Act del G7 Ambiente, concerto premiato ai Live Award di Lisbona come miglior evento musicale europeo dell’annoGeorgian State Opera and Ballet dove ha diretto il gala operistico con le dive del canto Nino Surguladze e Carmen Giannatasio, che ha visto oltre sette standing ovation ed è stato seguito da più di 4 milioni di persone collegate da tutto il mondo; Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia per 2 anni consecutivi entrambi sold out, Orchestra del Teatro San CarloOrchestra Sinfonica SicilianaOrchestra da Camera di MantovaOrchestra da Camera Lituana con il solista Sergej KrylovOrchestra Filarmonica Toscanini di Parma, Orchestra Filarmonica del Teatro Verdi di Salerno nel Parco Archeologico di Paestum con oltre 8600 spettatori e Orchestra Giovanile Italiana di Fiesole con Anna Tifu nel Teatro Romano per l’evento nazionale della festa della Musica ‘18.
Dunque una serie impressionante di debutti coronati dal plauso di critica e pubblico, con una media di due standing ovation a concerto. Senza contare il debutto al KKL di Lucerna completamente esaurito, coronato da standing ovation e oltre quindici minuti di applausi.
Il lavoro di questi due anni è culminato nella nomina a Direttore Stabile Residente del Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste quindi nella fondazione di un nuovo ensemble orchestrale, la StradivariFestival Chamber Orchestra. Contestualmente Sony Classical ha pubblicato “The 12th Room”, Disco D’oro con oltre 50.000 copie vendute“Ezio Bosso… and the Things that Remain”, “The Venice Concert con l’Orchestra Filarmonica della Fenice e Sergej Krylov, ovvero il live che fotografa il suo ritorno sul podio. Nel ‘18 è stato pubblicato “Ezio Bosso-The StradivariFestival Chamber Orchestra” con composizioni di Bosso, Marcello, Bach, Ciaikovsky e Cage. Quindi il secondo album per pianoforte “The Roots (A Tale Sonata)” con Relja Lukic al violoncello, che raccoglie brani di Pärt, Bach, Messiaen, Beethoven e le inedite “Bagatelle No.3” per piano solo, la sonata per violoncello e pianoforte “The Roots (A Tale Sonata)”.
Il 20 gennaio 2019 ha diretto a Bologna l’evento di Associazione Mozart14 “Grazie Claudio” per ricordare Claudio Abbado nei cinque anni dalla morte, portando sul palco del Teatro Manzoni un’orchestra di 50 elementi provenienti dalle migliori compagini europee e cresciuti con Abbado, fra cui vale la pena ricordare nomi di assoluta eccellenza quali Keith Pascoe, Etienne Abelin, Robert Kendall, Jorg Winkler, Luca Franzetti fra i tanti.
La serata-evento Rai3 “Che Storia è la Musica”, che l’ha visto nel triplice ruolo di autore, conduttore e direttore d’orchestra, ha letteralmente rivoluzionato la storia della divulgazione musicale in TV con ascolti superiori al milione di media e ne ha definitivamente sancito il ruolo centrale nel panorama classico, ruolo ribadito dal clamoroso sold out a 14.000 presenze per il suo debutto in Arena di Verona coi Carmina Burana ad agosto 2019.

Bosso ha debuttato a 16 anni in Francia come solista, compie gli studi di contrabbasso, composizione e direzione d’orchestra all’Accademia di Vienna e collabora con diverse orchestre europee tra cui Chamber Orchestra of Europe, Festival Strings Lüzern, Deutsche Kammer-Virtuosen.
E’ ricca la lista delle collaborazioni con prestigiose istituzioni musicali dove si è esibito come compositore, esecutore, direttore d’orchestra come Royal Festival Hall di Londra, Sydney Opera House, Palacio de Bellas Artes di Città del Messico, Teatro Colón di Buenos Aires, Carnegie Hall NYC, Teatro Regio di Torino, Houston Symphony, Festival di Perelada, Teatro Carlo Felice di Genova, Lac Lugano, Vilnius Filarmonica, St Martin in the Fields.
Vincitore di importanti riconoscimenti come il Green Room Award in Australia o il Syracuse New York Award in USA, la sua musica è commissionata e utilizzata dalle più importanti istituzioni operistiche mondiali come Wiener Staatsoper, Royal Opera House, New York City Ballet, Théâtre du Châtelet, San Francisco Ballet, Teatro Bolshoij. A Londra è stato direttore Principale e artistico di The London Strings.
Tra le Orchestre dirette negli anni prima della sua pausa ricordiamo London Symphony Orchestra, Czech National  Symphony, Orquesta de Cámara de MadridOrchestra del Teatro Regio, Orchestra Filarmonica del Teatro Regio di Torino, Orchestra dell’Accademia della Scala di Milano, Orchestra Regionale del Lazio, Orchestra da camera di Torino, Wien Residenz Orchester, Bonn Kammer Orchester, Orchestra dell’Accademia Mozart, Orchestra Verdi di Milano, Sydney Youth Orchestra. Importanti anche le collaborazioni con solisti come Mario Brunello, Francesco ManaraRoberto González Sergej Krylov.
Nel ‘15 è stato scelto dall’Università Alma Mater di Bologna per scrivere e dirigere la sua Quarta Sinfonia dedicata alla Magna Charta delle Università Europee che contiene il primo inno ufficiale di questa istituzione.

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