Dove guardare il concertone del Uno Maggio Libero e Pensante di Taranto

Manca poco all’Uno Maggio Libero e Pensante di Taranto, ed è per questo che, in questo conto alla rovescia, vi diamo qualche novità: a partire dalle 14 la manifestazione sarà in diretta, oltre che su Antenna Sud e Corriere.it come annunciato, anche su Vh1 e Pluto TV, quest’ultimo servizio digitale FAST (Free Ad-Supported Television) completamente gratuito di Paramount. VH1 è invece il canale lineare Paramount visibile sul 715 di Sky e 167 del digitale terrestre).

Libertà in tutte le sue declinazioni. È a questo diritto, costituzionalmente garantito, che l’Uno Maggio Libero e Pensante 2023 dedica il suo decennale. Sono 10 infatti gli anni trascorsi dal quel 2013 in cui tutto è cominciato. Ed è grazie a quello stesso coraggio e a quella voglia di cambiamento che Uno Maggio Libero e Pensante di Taranto torna anche per questa edizione così speciale, ancora interamente autofinanziata, creata dal Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, sempre di più punto di riferimento per attivisti e cittadinanza che ancora oggi condividono la profonda convinzione che non esiste sostenibilità sociale senza sostenibilità ambientale e che non può esserci progresso senza rispetto degli ecosistemi e dei diritti umani.

Al timone della direzione artistica ricordiamo che anche quest’anno sono Diodato, Roy Paci e Michele Riondino, mentre a condurre l’evento tornano per l’occasione alcuni dei conduttori che dalla prima edizione hanno gestito con passione le 12 ore di evento: Valentina Correani, Martina Martorano, Valentina Petrini, Serena Tarabini e Andrea Rivera.

LA LINE UP

Dalle ore 14, come di consueto, si esibiranno i numerosi artisti che hanno scelto di aderire all’iniziativa a titolo gratuito: Samuele Bersani, Vasco Brondi, Vinicio Capossela, Tonino Carotone, Luca De Gennaro, Niccolò Fabi, Nino Frassica e la Los Plaggers Band, Gemitaiz, Fido Guido, Kento, La rappresentante di lista, Marlene Kuntz, Mezzosangue, Meg, Francesca Michielin, Studio Murena, Omini, Willie Peyote, Ron, Renzo Rubino, Terraros, Venerus. Insieme a loro anche due presenze speciali: il giovane attore e musicista Carlo Amleto, che con la sua poetica non confinabile farà delle incursioni comico musicali a tema, e la Uno Maggio Orchestra, una band creata per l’occasione, composta da musicisti straordinari che interagiranno con molti degli artisti in line up. Ecco la formazione: Roberto Angelini alle chitarre, Fabio Rondanini alla batteria, Gabriele Lazzarotti al basso, Adriano Viterbini alle chitarre, Andrea “Fish” Pesce, alle tastiere, Rodrigo D’Erasmo, al violino, Beppe Scardino al sax baritono/flauto, Stefano “Piri” Colosimo alla tromba/flicorno.

Ma anche e soprattutto per questa edizione, la musica farà da amplificatore alla voce degli attivisti che interverranno dal palco per condividere e discutere dal vivo i temi politici intorno ai quali è nata la manifestazione. Tra questi Filippo Taglieri per l’associazione ReCommon, Valentina Pitzalis, Christian Raimo, Ilenia Iengo, Teresa Antignani, Francesca Corbo per Amnesty International Italia, Flavio Rossi Albertini, l’associazione Bianca Guidetti Serra, Fridays for Future Italia, Luisa Impastato per Casa Memoria Felicia Impastato, Dana Lauriola per il Movimento No Tav, il Movimento No Triv, il Movimento No Tap, Campagna per il Clima fuori dal Fossile, Enzo Di Salvatore, Raffaele Crocco, Laika, Patrizia Moretti, Sos mediterranee, Marco Cappato, Salvo Ruvolo per Associazione Musica e Cultura, Margherita Luongo per la Fondazione Amor, l’associazione Dis-education. Avremo anche una testimonianza da Cutro e vari contributi artistici non solo musicali.

All’uno maggio e agli eventi che lo precederanno la casa di produzione Cascavel con i registi Giorgio Testi e Fabrizio Fichera documenteranno la giornata e quelle precedenti per dare alla narrazione della manifestazione uno sguardo nuovo.

#unomaggioliberoepensante non è mai stato un evento ma il frutto di un processo politico più ampio che il Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, un gruppo di operai e cittadini formatosi a seguito del sequestro degli impianti dell’area a caldo dell’Ilva nel 2012, porta avanti insieme alle comunità del territorio per chiedere la chiusura delle fonti inquinanti che hanno messo in ginocchio la città di Taranto. Una battaglia civile che ha portato alla creazione di un laboratorio politico permanente che vede il Comitato impegnato per la costruzione di un rapporto finalmente sano fra lavoro e ambiente insieme ai numerosi movimenti in lotta per la difesa del territorio di tutta Italia. Tale impegno ha portato alla collaborazione a due campagne nazionali “Per il clima fuori dal fossile” e “Giudizio Universale” contro l’inadeguatezza di una transizione ecologica che fa della salvaguardia del pianeta l’investimento di un rinnovato capitalismo. Durante tutto l’anno il Comitato è in prima linea nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica attraverso l’organizzazione di incontri con esperti aperti alla cittadinanza o di laboratori specificatamente dedicati alla comunità studentesca delle scuole superiori.

 

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