Cinque anni dopo “Diario di una schiappa 3 – Vita da cani” (Diary of a Wimpy Kid: Dog Days), ecco il quarto film della serie “Diario di una schiappa”, destinato a una nuova generazione di bambini e genitori impazienti di vedere gli amati libri prendere vita ancora una volta.
Iniziato come una serie di fumetti online, Diario di una Schiappa è diventato un successo immediato quando Jeff Kinney ha pubblicato il suo primo Diario nel 2007. Il libro è rimasto per quasi tre anni nella classifica dei bestseller per bambini del New York Times e ha venduto milioni di copie in tutto il mondo. Ecco alcune cifre:
225 milioni al box office internazionale
518 settimane e più tra i bestseller del New York Times
180 milioni di copie vendute in tutto il mondo
Tradotto in 53 lingue compreso il latino, con la prima copia donata al Papa
E non è ancora finita…
Legioni di fan affezionati pregustano l’uscita di ogni nuovo libro.
I lettori che Kinney aveva originariamente in mente erano gli adulti, ai quali presentava una visione nostalgica della vita degli adolescenti ai tempi della scuola media, attraverso un narratore che fantasticava sulla propria grandezza.
Ma il libro è piaciuto immediatamente anche agli adolescenti, che si sono rispecchiati nel mix di ribellione e sfacciataggine unite alla simpatia e genuinità del protagonista.
Nel primo “Diario di una schiappa” partecipiamo alle avventure di Greg Heffley, un vivace pre-adolescente che deve sopravvivere all’infida giungla della scuola media. Il secondo film, “Diario di una schiappa 2 – La legge dei più grandi” (Diary of a Wimpy Kid: Rodrick Rules), si focalizza sulla famiglia di Greg e sul rapporto con il fratello maggiore Rodrick. Il terzo film, “Diario di una schiappa Vita da cani” (Diary of a Wimpy Kid: Dog Days), esplora il rapporto di Greg con il padre e con il suo migliore amico Rowley.
Il quarto film è tratto dal nono libro della serie Diario di una Schiappa, uscito negli Stati Uniticon il titolo The Long Haul e una tiratura record di 5,5 milioni di copie. In Italia, il solo libro Diario diuna Schiappa. Portatemi a casa!, pubblicato in Italia nel novembre 2015 dal Castoro, ha superato la cifra record di 250.000 copie.
Nel nono libro della serie di Kinney, la famiglia Heffley si mette in viaggio per andare a festeggiare il 90° compleanno della bisnonna, ma viene a trovarsi con l’auto completamente fuori rotta a causa di Greg (Jason Drucker), che ha altri programmi e vuole raggiungere l’Expo di Videogiochi. In DIARIO DI UNA SCHIAPPA – PORTATEMI A CASA troviamo nuovamente Kinney come sceneggiatore e produttore esecutivo, insieme allo sceneggiatore/regista David Bowers e ai produttori Nina Jacobson e Brad Simpson. “Sono felice di riavere David alla guida del film. È un elemento essenziale della serie, avendo diretto ‘Diario di una schiappa 2’ e ‘Diario di una schiappa 3’, dichiara Simpson. “Gli abbiamo chiesto di tornare a far parte delle avventure di Greg perché capisce perfettamente la famiglia e i personaggi e, al tempo stesso, sa come raccontare una storia divertente”.
In DIARIO DI UNA SCHIAPPA – PORTATEMI A CASA Greg mette a punto un nuovo piano per liberarsi della sua cattiva fama e ottenere finalmente la notorietà che crede di meritare. Quando il suo io subisce un duro colpo a causa di un video pubblicato in rete che lo ritrae con un pannolino per bambini in mano, Greg decide di prendere il controllo della situazione per rifarsi una reputazione. Il modo più ovvio è chiaramente di girare un altro video mitico e di diffonderlo in rete con l’aiuto del formidabile YouTuber Mac Digby. Greg gli scrive e viene così a sapere che il suo mito si trova all’Expo di Videogiochi. Questa notizia scatena l’immaginazione del ragazzo e dà il via alla nuova folle avventura inframezzata dai divertenti disegni animati dell’autore.
Pronto a trascorrere una lunga e piacevole estate, Greg non vede l’ora di poter fare quel che più gli piace, ma la madre Susan (Alicia Silverstone), per favorire una maggiore unione familiare, da cui è escluso qualunque gadget elettronico, organizza un viaggio in auto per tutta la famiglia, alla volta della casa della bisnonna che sta per festeggiare il compleanno. Sulle prime Greg non vuole saperne del viaggio, ma poi si rende conto che potrebbe invece aiutarlo a raggiungere l’Expo di Videogiochi. Il padre Frank (Tom Everett Scott) è oberato dal lavoro e non sa se il viaggio sia una buona idea. Rodrick (Charlie Wright), fratello di Greg e da sempre suo principale aguzzino, pensa solo al gruppo musicale di cui fa parte e a come spillare soldi ai genitori per riparare il suo furgoncino. Nonostante tutti, ad eccezione del piccolo Manny (Dylan e Wyatt Walters) boccino l’idea, Susan riesce a convincere la famiglia a preparare i bagagli, agganciare al loro minivan la vecchia barca di Frank e partire per il lungo viaggio.
Diario di una schiappa: Portatemi a casa è il quarto libro della serie ad essere trasposto sul grande schermo. Per scriverlo, Kinney ha adottato un approccio leggermente diverso rispetto al passato. “Quando mi sono dedicato a questo episodio, l’ho effettivamente pensato come fosse un film. Avendo avuto l’opportunità di osservare il processo di realizzazione cinematografica, ho pensato: ‘Scriverò un libro appositamente strutturato per diventare un film’”, spiega l’autore. “In questo episodio portiamo la famiglia Heffley fuori casa e lontano dal quartiere, in viaggio in auto.
Credo che gli spettatori si divertiranno molto”. Poco dopo l’inizio del viaggio, gli Heffley hanno già fame e sonno, e non solo. L’insofferenza reciproca è alle stelle, grazie a un giro rivelatore al ‘Gioco della verità’, che ha costretto Rodrick a chiamare i vicini di casa per scusarsi di un piccolo incidente a base di carta igienica avvenuto a casa loro. Arriva il momento di fare una sosta e la famiglia pensa di avere trovato il luogo perfetto per fermarsi, ma scopre invece che è solo il primo intoppo lungo un percorso a ostacoli all’insegna della follia e del caos. Il produttore Simpson ricorda i molti viaggi dell’infanzia sulla Oldsmobile di famiglia e i tanti giochi che lui e la sorella facevano per ingannare il tempo in auto. “Il gioco più micidiale si chiamava ‘Punch Buggy’ e consisteva nel dare un pugno sul braccio dell’altro non appena vedevi per strada un Maggiolino Volkswagen. Andava sempre a finire in un litigio o in lacrime”.
Le disavventure degli Heffley iniziano quando, nella piscina dell’hotel in cui si sono fermati per la notte, Greg e Rodrick incappano in una famiglia che li perseguiterà per il resto del viaggio. I “Barbù”, come li chiama Greg a causa della barba incolta del capofamiglia, sono dei tipi strambi, che non vogliono condividere la vasca idromassaggio con nessuno e si scontrano immediatamente con gli Heffley, dando il via a un conflitto permanente. “Greg incontra il Signor Barbù durante la loro prima sosta e, senza volere, ha una discussione con lui”, spiega Bowers. “Il pulmino dei Barbù ha un’ammaccatura e Greg viene incolpato del danno. Dopodiché, durante il resto del viaggio, sembra proprio che Signor Barbù sia sempre alle loro spalle, quasi come se fosse all’inseguimento di Greg”.
Al colmo della frustrazione, Greg recupera il cellulare, confiscato a inizio viaggio dalla madre, per connettersi via FaceTime con l’amico Rowley, che si trova alle Hawaii con la famiglia e sembra si stia divertendo un mondo, al contrario di lui. Durante la conversazione, Rodrick ascolta di nascosto l’intenzione del fratello di raggiungere l’Expo di Videogiochi e minaccia di vuotare il sacco. Per mettere a tacere Rodrick, Greg gli parla di una gara di percussioni ai videogiochi che si terrà alla manifestazione e dei 1.000 dollari di premio che andranno al vincitore della competizione, somma di cui Rodrick ha bisogno per riparare il suo furgone. I due fratelli stringono un patto.
Dopo avere vinto un maialino a una fiera di campagna, dopo un’infinità di incontri ravvicinati con la famiglia Barbù e dopo qualsivoglia problema di natura automobilistica, Greg e Rodrick scappano e raggiungono la manifestazione mentre il resto della famiglia dorme. “Il Georgia International Convention Center è un fantastico centro congressi in scala ridotta. La prima volta che l’abbiamo visto, abbiamo capito che era perfetto per l’Expo di Videogiochi”, afferma la Jacobson.
“Aaron Osborne, il nostro scenografo, ha fatto un lavoro incredibile inventando videogiochi, creando le scenografie e tutta l’ambientazione. Dopodiché ha trovato molti altri contenuti interessanti su Xbox e ha preso spunto dai Razor Scooter e da un’infinità di prodotti e articoli reali, che ha mescolato con quelli da lui ideati”.
In DIARIO DI UNA SCHIAPPA – PORTATEMI A CASA seguiamo la famiglia Heffley con una nuova un’avventura ambiziosa, esilarante e commovente che, a volte, ha delle conseguenze disastrose. Anche se si mettono nei guai in continuazione, gli Heffley mostrano un legame familiare indistruttibile e uno spirito che li aiuta a superare qualunque ostacolo, compresi alcuni imbarazzanti video pubblicati in rete e diventati virali. Alla fiera campestre Rodrick scopre anche di avere una grande passione per i panetti di burro sullo stecco fritti e glassati. “Tutto ciò che il pubblico ha amatonei primi tre film è amplificato in questa pazza avventura”, spiega la Jacobson. “È un film in cui accade una quantità incredibile di cose folli, in aggiunta ai gabbiani, al maialino e al Signor Barbù. È una grande commedia spassosa”.
I NUOVI HEFFLEY
Mentre resta vivo il ricordo del cast che ha dato vita ai primi tre film della serie “Diario di una schiappa”, quegli straordinari ragazzi sono ormai cresciuti e frequentano il college. Era arrivato il momento di far avverare il sogno di altri talentuosi adolescenti. “Il ’Diario di una schiappa’ prende nuova vita sul grande schermo e la cosa che mi ha gratificato fin dal primo film è stata l’opportunità di conoscere gli attori che interpretano i vari ruoli”, dichiara Kinney. “Zach Gordon e Robert Capron nei primi tre episodi, e ora Jason Drucker nel nuovo film. È divertente osservare altri ragazzi interpretare questi ruoli”. E aggiunge Simpson: “Una cosa piuttosto singolare è stata che Nina e io abbiamo scritto la lettera di raccomandazione per il college per Robert Capron. Quando lo abbiamo conosciuto, era un ragazzino sorridente di dieci anni e ora frequenta il college”.
È così iniziata la ricerca di un nuovo Greg Heffley. “Sapevamo che non sarebbe stato facile
trovarlo”, spiega Nina Jacobson. “Sebbene la sceneggiatura fosse strepitosa, non avremmo potuto girare un buon film senza un grande Greg Heffley”. I realizzatori hanno esaminato molti giovani attori di talento, ma hanno sempre finito con il preferire un ragazzino di Miami che incarnava totalmente i tratti particolari di Greg. Dopo una lunga ricerca, anche a livello internazionale, è stato infine scelto il nuovo Greg Heffley: Jason Drucker. “Greg Heffley si mette continuamente nei pasticci.
Quello che a lui appare un buon piano finisce sempre per andare a rotoli”, spiega Jason. “È proprio divertente essere nei panni di Greg. Mi piace interpretare ruoli differenti e immedesimarmi in quello che vivono i personaggi. E a Greg ne capitano sempre di tutti i colori”. “Abbiamo apprezzato moltissimo l’interpretazione di Jason”, dichiara il regista David Bowers. “Jason è quasi in tutto e per tutto Greg. Anche se è probabilmente un po’ più gentile nella vita reale”.Oltre a Greg, i realizzatori hanno dovuto individuare nuovi attori anche per i ruoli di Susan, Frank, Rodrick, Rowley e Manny. A Jason Drucker si affiancano Alicia Silverstone (“Ragazze a Beverly Hills” – Clueless) e Tom Everett Scott (“Music Graffiti” – That Thing You Do) che interpretano i genitori. Charlie Wright è Rodrick, Dylan e Wyatt Walters sono Manny e Owen Asztalos veste i panni di Rowley.
La Jacobson ha capito subito che Alicia Silverstone era perfetta per il ruolo, avendo un suo
stile materno e dei valori in linea con quelli del personaggio di Susan, che ha a cuore i rapporti umani e nessun interesse per la tecnologia. La Silverstone, che ora ama la serie Diario di una schiappa, non conosceva né i libri né i film quando ha accettato il ruolo. “Ero a casa di amici e il figlio stava guardando uno dei film. È stata quella la prima volta che ne ho sentito parlare, dato che mio figlio è più piccolo e ‘Diario di una schiappa’ non si era ancora affacciato al mio orizzonte”, spiega l’attrice.
“Dopo avere firmato per il film, vedo i libri ovunque e tutti sono entusiasti quando dico loro che ho un ruolo nel nuovo DIARIO DI UNA SCHIAPPA”.
A differenza della Silverstone, per Tom Everett Scott i libri della serie Diario di una schiappa
sono stati una lettura serale regolare in famiglia. L’attore non solo li ha amati, ma ha anche un legame speciale con il cast originario dei film. “Mio figlio ha dodici anni e i libri del Diario erano fra quelli che prendeva più spesso dallo scaffale della libreria. Io glieli ho letti tutti la sera prima di addormentarsi”, afferma Scott. “Quando sono usciti i film, il papà era interpretato da Steve Zahn, con il quale abbiamo lavorato insieme in “Music Graffiti” e siamo diventati amici stretti. È stato il mio testimone di nozze. Quando ha saputo che sarei stato io il nuovo papà, è stato entusiasta”.