Ecco l’ennesimo film su un mortale qualunque che diventa Dio per un giorno – è la prima cosa che ho pensato leggendo il titolo, che sembra ricalcare paro paro il suo predecessore “Una settimana da Dio”, film datato 2003 e diretto da Tom Shadyac, con Jim Carrey, Morgan Freeman e Jennifer Aniston. Film di cui abbiamo già avuto abbastanza dopo le mille repliche sulle nostre tv nazionali. Senza dubbio un giudizio affrettato e superficiale; mai giudicare un libro dalla copertina – né, tantomeno, dal titolo, essendo ormai noto in tutto il mondo quanto gli italiani in particolare ci tengano a tradurre loro stessi in modo più o meno artistico i titoli delle pellicole che vengono dal mondo. Sbagliato, quindi, giudicare il film solo dal titolo, che in lingua originale è “Absolutely Anything” – che vorrebbe dire letteralmente “assolutamente qualsiasi cosa”. E cercando su internet infatti, vengono fuori ulteriori tratti della trama da non sottovalutare. Degli extraterrestri fanno un esperimento donando al protagonista, Neil Clarke, il potere di realizzare ogni desiderio, mentre loro restano a osservarlo dallo spazio. E la cosa si fa più interessante. Un esperimento, dunque, da parte di un gruppo di extraterrestri. Una commedia fantascientifica. Un esperimento (comico) sulla natura umana, i suoi difetti, le sue debolezze, le tentazioni, le doti e le virtù. La pellicola, inoltre, vanta la partecipazione di grandi personaggi – dai Monthy Pyton a Robin Williams, che per questo suo ultimo lavoro cinematografico ha offerto la voce – non certo i primi arrivati, insomma. Sarà il film all’altezza delle aspettative? Non lo sapremo fino al 3 settembre, quando inizierà ad essere distribuito nelle sale anche in Italia. Fino ad allora, sospendiamo il giudizio e… che Dio ce la mandi buona!
Marta Polizzi