Casa, crescono i progetti di Social Housing

In base ad un recente sondaggio, gli italiani considerano la casa il bene più prezioso, quel “nido” dove poter costruire una famiglia e trovare quel calore e affetto al termine di una dura giornata di lavoro. Non sempre però questo desiderio diventa realtà. Considerando il periodo storico nel quale viviamo e l’aumento dei tassi, l’accesso ai mutui residenziali risulta essere sempre più oneroso soprattutto se comparato agli ultimi due lustri.

In questo contesto, anche il mondo immobiliare della locazione ha vissuto una sensibile impennata del costo mensile dei canoni d’affitto, rendendo ancor più complessa la ricerca di un immobile per moltissime famiglie. L’aumento dei tassi, infatti, colpisce anche quei soggetti che hanno stipulato un mutuo a tasso variabile nell’acquisto di un immobile concesso poi in locazione. Ne consegue che per poter sostenere tali costi, i proprietari si ritrovano costretti ad aumentare il canone di locazione.

Cos’è il Social Housing

Il mercato degli affitti viene da un decennio particolarmente avaro di soddisfazioni: i tassi bassi degli ultimi due lustri rendevano decisamente più attraente l’acquisto di una casa tramite la contrazione di un mutuo ipotecario. Vien da sé che ad oggi la gran parte delle richieste di case in locazione spinga in alto i prezzi, una conseguenza data anche dalla scarsa quantità di immobili posti in affitto.

Cresce significativamente il numero di cittadini italiani in difficoltà sia nella ricerca di un immobile in locazione sia nel pagamento degli affitti, soprattutto se il contratto di locazione volge alla propria naturale scadenza. Questo è un fenomeno che riguarda la maggior parte delle nostre città, ma colpisce in modo significativo le grandi aree metropolitane.

Non stupisce che le città più popolose del nostro paese siano interessate da un sensibile aumento dei progetti di social housing. E Milano ne è l’esempio migliore, complici anche i prezzi decisamente elevati sia per quanto concerne la vendita che la locazione degli immobili: vai al sito del Fondo Ca’ Granda per scoprire alcuni dei principali progetti di social housing a Milano.

Vediamo di fare chiarezza sul fenomeno del “Social Housing”, affrontato talvolta con poca cognizione di causa da parte dei non addetti ai lavori. Si tratta di progetti di residenza sociale volti a garantire un’abitazione dignitosa a tutti quei soggetti considerati più fragili. Parliamo però di una “fragilità” che non va intesa solo dal punto di vista economico, in quanto alcuni progetti di social housing, ad esempio, sono mirati al soddisfacimento delle necessità di persone con disabilità fisica.

Social Housing, canoni calmierati ma non solo: cosa c’è da sapere

Il social housing si impegna a offrire canoni di locazione calmierati in un contesto residenziale di qualità caratterizzato in molti casi dalla presenza di spazi pubblici aperti. Questi progetti non solo hanno l’ambizioso obiettivo di rendere sempre più sostenibile il canone d’affitto, ma mirano a creare un ambiente confortevole e maggiori opportunità di vita sociale per le persone che vi risiedono.

Il social housing però non riguarda esclusivamente il mondo della locazione immobiliare, ma comprende anche progetti di mutui agevolati per l’acquisto di un immobile coinvolto in un progetto “social housing”. Questo permette, anche a chi ha un reddito insufficiente per comprare un’abitazione al prezzo di mercato, di poter acquistare casa a condizioni economiche sostenibili.

Coloro che accedono ai progetti di social housing solitamente percepiscono un reddito non superiore ai 15/20000 € annui e non possono quindi usufruire dei sussidi pubblici. I maggiori beneficiari di queste iniziative sono: anziani, studenti o persone con contratti di lavoro a tempo determinato, categoria quest’ultima che trova spesso sbarrata la strada per acquistare o affittare un immobile a causa della mancanza di un contratto stabile e duraturo.

Articolo publiredazionale

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