Il Rettore Cavalieri “Restituito un gioiello alla città di Bergamo”. Restauro straordinario anche dal punto di vista economico, realizzato in linea con il bilancio previsto di 6,5 milioni di euro grazie alla sinergia con il Comune e di tutti coloro che hanno lavorato al delicato cantiere nella suggestiva cornice dell’ex Monastero di Sant’Agostino.
Bergamo, 16 settembre 2023 – Nel suggestivo scenario dell’ex Monastero di Sant’Agostino a Bergamo Alta, alla presenza delle massime istituzioni, è stato inaugurato il Chiostro Minore, un tesoro restituito alla città di Bergamo grazie a un lavoro di restauro straordinario.
Il Chiostro Minore rappresenta il culmine di un impegno durato anni per riportare alla vita uno spazio, quello dell’ex Monastero, che ha radici nel XIV secolo. Molto più di una complessa opera di restauro, un atto di riscoperta di profonde connessioni con la storia, la cultura e il dialogo che hanno caratterizzato questo luogo fin dalle sue origini, la cui riabilitazione era un obiettivo ambizioso dell’Ateneo.
Le fasi di restauro e recupero del Chiostro Minore sono state rese possibili grazie alla visione e all’impegno dell’Ateneo orobico espressi negli anni dal Rettore pro-tempore Prof. Stefano Paleari, nell’accordo del 2015, e dal Rettore pro-tempore Prof. Remo Morzenti Pellegrini nel 2020, con l’affidamento dei lavori al Rti (Raggruppamento Temporanei d’Impresa) Fantino Costruzioni S.p.A di Cuneo e Notarimpresa S.p.A di Milano. Gli interventi di recupero hanno consegnato gli ambienti alla vita universitaria cittadina, tra cui i locali di servizio ristoro e gli spazi per l’ampliamento della biblioteca Umanistica.
L’operazione di recupero, iniziata ufficialmente in data 13 maggio 2020 con il verbale di consegna dei lavori e terminata il 10 maggio 2023 (tempo contrattuale: 840 giorni consecutivi, proroghe temporali: 28 giorni sospensioni + 225 giorni perizie), è stata particolarmente complessa: alle attività di restauro e risanamento conservativo dei luoghi storici, sono state affiancate operazioni di ristrutturazione edilizia di altri spazi, unitamente all’adeguamento degli impianti esistenti integrati con nuovi elementi strutturali. In particolare, i lavori hanno previsto l’installazione delle chiavi di contenimento e dei serramenti, il trattamento dei materiali in pietra, la posa degli impianti di aerazione e dei pavimenti e, non ultimo, il restauro degli affreschi. Nel complesso, escludendo il cortile e il loggiato a piano terra, coperto ma non chiuso, la superficie netta dei locali ricavati dai lavori di restauro del Chiostro Minore è pari a 1.630 mq.
All’inaugurazione, dopo i saluti istituzionali del Rettore Sergio Cavalieri, del Sindaco del Comune di Bergamo Giorgio Gori, del Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia Luca Rinaldi, sono intervenuti Marco Brembilla, Assessore ai lavori pubblici del Comune di Bergamo, Massimo Locatelli, Responsabile Settore Edifici e Monumenti del Comune di Bergamo, Marco Pellegrini, del Dipartimento di Lettere, Filosofia e Comunicazione, Silvia Massari, Funzionario Restauratore-Conservatore della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia. A suggellare il valore del luogo, la benedizione del Vescovo, Mons. Francesco Beschi, seguita da un concerto del Gruppo Ottoni del Politecnico delle Arti di Bergamo diretto dal M° Ermes Giussani e introdotto da Emanuele Beschi, Direttore del Politecnico delle Arti.
Il Rettore Sergio Cavalieri ha espresso la profonda gratitudine e l’orgoglio di restituire alla comunità accademica e cittadina questo prezioso gioiello culturale e artistico. Nonostante le sfide di questi tempi, tra cui la pandemia e la crisi economica determinata dall’evento bellico in Ucraina del 2022, l’attività è stata portata a termine nel maggio di quest’anno, nel rispetto del quadro economico previsto in sede di progettazione dell’intervento (per complessivi euro 6.500.000,00) a conferma della sinergia che ha caratterizzato la vita di cantiere e gli attori coinvolti.
“Oggi – ha detto il Rettore Sergio Cavalieri –, il Chiostro Minore di Sant’Agostino è rinato, pronto a diventare un faro di cultura e un luogo di incontro per la città di Bergamo, un autentico tesoro riportato alla luce per le generazioni future. Un grazie va ai tecnici del Comune di Bergamo, al personale amministrativo e tecnico dell’Area Appalti, acquisti ed edilizia dell’Ateneo, coordinati dal dirigente dott. Donato Ciardo e a quello delle Belle Arti, che hanno lavorato in stretta sinergia con tutti gli attori coinvolti in una delicata operazione di recupero. Per questo risultato ringrazio il Comune di Bergamo e i miei predecessori, Stefano Paleari e Remo Morzenti Pellegrini, che hanno messo le fondamenta per rendere possibile questo inestimabile restauro, che riconsegna alla città un gioiello prezioso un anche dal punto di vista economico, realizzato in linea con il bilancio previsto di 6,5 milioni di euro “.
“Il restauro del complesso monumentale di Sant’Agostino – spiega il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori – è uno dei grandi progetti di valorizzazione della nostra Amministrazione ed è uno dei più significativi esempi di collaborazione intercorsi in questi anni tra il Comune e l’Università di Bergamo. Nel 2014 ci siamo insediati proprio chiudendo la progettazione e avviando il cantiere per la sistemazione della ex Chiesa – divenuta poi aula Magna dell’Ateneo -, abbiamo speso tantissimo impegno per eseguire il restauro delle cappelle e lavorato per la sistemazione del chiostro grande. Ora la conclusione di questo intervento storico, che consegna alla città uno spazio prezioso completamente restaurato e perfetto per assolvere la sua funzione di luogo a servizio della conoscenza e dei giovani. Un grande ringraziamento da parte mia va all’assessore Marco Brembilla e ai tecnici dei lavori pubblici del Comune di Bergamo, che tanto hanno lavorato per raggiungere questo risultato, ai tre rettori – Paleari, Morzenti Pellegrini e Cavalieri – con cui ho avuto la fortuna di condividere il mio percorso di sindaco e una visione di città capace di valorizzare l’Ateneo e di porre al centro, anche in senso urbanistico, l’alta formazione, a tutti coloro che hanno lavorato per centrare questo importante risultato”.