BeatriX di Cristiano Venturelli è un thriller soprannaturale che racconta la particolare storia di due donne, Beatrice e Carla, tanto diverse esteticamente e psicologicamente quanto vicine per la sofferenza che le avvince. Beatrice è una donna bella, appariscente e magnetica, con uno sguardo che ammalia. Ma, oltre a stregare, i suoi occhi nascondono un grande potere: ella sembra riuscire a manipolare la mente e a leggere i pensieri di chi ha la sfortuna di incontrare il suo sguardo.
La figura della donna viene introdotta al lettore in quanto potenziale ospite di una clinica per malattie psichiatriche, a causa di un tentativo di suicidio, ma il suo incontro con la psichiatra Carla capovolge le carte in tavola. Carla è una donna sofferente e dimessa, e viene presentata mentre cerca di sopravvivere al triste giorno del suo anniversario di nozze. Purtroppo il suo amato marito è morto, e lei non è riuscita mai ad andare avanti. Persa in un lutto che non riesce ad elaborare, deve tornare in sé quando viene agganciata dallo sguardo di Beatrice. Tra le due donne si instaura subito un complicato rapporto, perché Beatrice sfodera le sue armi e Carla prova un tale panico da sentirsi costretta a lasciare la clinica: “Per pochi, terrificanti istanti si ritrovò con il cervello vuoto, privo di volontà sul resto del corpo”.
Il mistero di Beatrice diventa quindi un’ossessione per Carla, che non comprende come la donna sia stata in grado di penetrare nel suo cervello. La sua mente analitica le permette però di elaborare delle ipotesi e di organizzare passo dopo passo le sue ricerche per svelare i segreti dell’enigmatica donna. Ella scopre di condividere con Beatrice lo stesso dolore: la donna ha infatti perso la figlia per una grave malattia. Questa drammatica esperienza in comune sembra aprire il cuore di Carla, che comincia a provare empatia per colei che aveva considerato fino a quel momento uno scherzo della natura. In BeatriX si racconta quindi delle indagini di Carla, ma anche del senso di perdita che può annichilire l’esistenza, così come della necessità di rialzarsi, di trovare uno scopo che faccia ancora apprezzare la vita. 28riflette sul potere che ogni essere umano ha dentro di sé, e invita ad usarlo non solo per sé stessi ma anche per gli altri.
Carla e Beatrice riusciranno infatti ad aiutarsi a vicenda, e a darsi una possibilità di essere felici, nonostante il dolore che porteranno sempre nel cuore.