Alessandro Borghese sbarca in Friuli tra laghi di montagna, canyon e infiniti boschi alla ricerca del miglior ristorante

La spettacolare cornice delle Alpi, in cui si nascondono piccoli borghi antichi, fa da sfondo al nuovo episodio di ALESSANDRO BORGHESE 4 RISTORANTI, la produzione originale Sky realizzata da Banijay Italia, in onda domani, giovedì 11 giugno, su Sky NOW TV. Questa settimana chef Alessandro Borghese si sposta, infatti, in alta quota alla ricerca del miglior ristorante di cucina carnica del Friuli Venezia Giulia.

In Carnia, nel cuore alpino del Friuli Venezia Giulia, la natura regna sovrana tra laghi di montagna, canyon e infiniti boschi. Gli abitanti di queste valli sono dediti alla coltivazione dei loro orti, vanno a pesca, raccolgono funghi e mettono in tavola solo i cibi genuini che contraddistinguono la cucina carnica. Nelle case e nei ristoranti, che si annidano su queste montagne, la popolazione porta avanti con orgoglio le proprie tradizioni: nei menu non mancano mai ricette tramandate di generazione in generazione e i piatti cardine della cucina carnica, preparati con i prodotti di stagione e coltivati sul territorio, come lo zuf, i leggendari cjarsons e i macarons di coce. Ma oggi nei ristoranti della zona questi piatti vengono ancora riproposti rispettando gli antichi insegnamenti? Quattro ristoratori hanno deciso di sfidarsi, a colpi di pranzi e cene tipicamente carnici, per aggiudicarsi il titolo di miglior ristorante di cucina carnica del Friuli Venezia Giulia.

A contendersi il titolo – nell’episodio di domani, giovedì 11 giugno, alle ore 21.15 su Sky Uno e sempre disponibile on demand, visibile su Sky Go, su smartphone, tablet e PC, anche in viaggio nei Paesi dell’Unione Europea, e in streaming su NOW TV – ci sono: Sara con Antica Osteria Stella D’Oro, Alessandro con Edelweiss Stube, Paola con La Buteghe di Pierute, e, infine, Federico con Osteria Al Cral. L’oggetto di bonus è la zucca, l’ortaggio della Carnia più colorato e versatile, che viene usato dall’antipasto al dolce.

Le ultime due puntate si svolgeranno in altri luoghi suggestivi e affascinanti della Penisola: Lunigiana Cilento.

Il meccanismo della sfida rimane invariato: quattro ristoratori della stessa zona di appartenenza si sfidano per stabilire chi tra di loro è il migliore in una determinata categoria. Ogni ristoratore invita a cena gli altri tre che, accompagnati dallo chef Borghese, commentano e votano con un punteggio da 0 a 10 location, menu, servizio e conto del ristorante che li ospita. In palio per il vincitore di ciascuna puntata, il titolo di miglior ristorante e un contributo economico di 5 mila euro da investire nella propria attività.

Ogni cena è preceduta dalla scrupolosa ispezione dello chef Borghese della cucina del ristorante. Un’ispezione che nel corso della cena si concentrerà sul personale di sala, messo alla prova su accoglienza, servizio al tavolo, descrizione del piatto e del vino. Solo alla fine scopriamo il giudizio di chef Borghese che con i suoi voti può confermare o ribaltare l’intera classifica che premia il migliore ristorante della puntata. Inoltre, Alessandro ha a disposizione un bonus di 5 punti che gli permette di giudicare un elemento in più e che rende la sfida ancora più imprevedibile ed emozionante.

Tutti i ristoranti che partecipano al programma sono identificabili attraverso un “bollino” Alessandro Borghese 4 Ristoranti esposto all’esterno, una rete di locali testati da chi se ne intende: i ristoratori stessi.

I RISTORANTI DELL’OTTAVA PUNTATA

ANTICA OSTERIA STELLA D’ORO (Villa di Verzegnis – Udine): Sara (48 anni) è la titolare del ristorante, conosciuto nella zona sia per il passaparola sia perché si trova sulla via dei Vini e dei Sapori. Sara è una persona sincera, ma piuttosto impenetrabile. Gestisce l’attività, insieme al socio Francesco, da circa 15 anni. La cucina del ristorante è legata alla tradizione, ma rivisitata, quindi ha un pizzico di innovazione. La location, di cui Sara è estremamente orgogliosa, è storica: fu sede del comando di Atamano Piotr Nicolaievich Kransnov, generale e scrittore russo, proveniente da un’antica famiglia cosacca del Don. L’arredo classico del locale, in legno, presenta un tocco d’eleganza. C’è anche uno spazio esterno, dove in estate si può mangiare, nonché un bar all’ingresso, come è tipico di queste parti.

EDELWEISS STUBE (Sappada – Udine): Alessandro (46 anni) è il titolare. Ama definirsi un anti-montanaro e un cuciniere e non uno chef in quanto, secondo lui, gli chef sono “figure mitologiche di altri tempi”. Nel ristorante, che sembra una vera baita di montagna, Alessandro non si comporta da capo ma piuttosto da padre di famiglia, assumendosi le sue responsabilità per soddisfare il palato dei clienti in modo da farli sentire a casa propria. All’interno della locale, che si trova nel centro di Sappada, ai piedi delle Dolomiti, si respira un’atmosfera calda e accogliente dettata anche dall’arredamento in legno con dettagli rossi. Inoltre, ci sono alcuni tronchi stretti con una base di tappi di sughero e una “stube” a legna funzionante.

LA BUTEGHE DI PIERUTE (Illegio – Udine): Paola (47 anni) è la titolare del ristorante, che si trova in un borgo tanto piccolo quanto caratteristico vicino a Tolmezzo. Nel locale Paola ha mantenuto ben salde le tradizioni folkloristiche e popolari carniche: alcune serate vengono allietate dal suono della fisarmonica. La location si trova nel centro di Illegio, proprio alle spalle della chiesa principale. Un tempo il locale era una bottega di alimentari, poi il marito di Paola ne ha creato un ristorantino caratteristico e accogliente su tre piani, mantenendo il negozietto di alimentari al pian terreno. I toni del locale sono chiari, i muri hanno pietre a vista così come il pavimento e l’arredamento è in legno con materiale di recupero presi in Carnia. Al secondo piano si accede grazie a una caratteristica scala in legno, pietra e ferro.

OSTERIA AL CRAL (Lauco – Udine): Federico (30 anni) è il titolare e lo chef dell’osteria, che è stata inaugurata meno di un anno fa. Ha aperto la sua attività sia per amore verso la cucina sia come sfida personale: trovandosi in un piccolo paese di montagna, le persone devono proprio scegliere deliberatamente di andare da lui. Federico tiene molto alla tradizione gastronomica della sua valle, per questo la sua cucina è saporita e molto aromatica. Coglie lui stesso le erbe di montagna come il tarassaco, le punte di ortica e la silene nei mesi di maggio e giugno. Le fa essiccare per poi utilizzarle. La sua osteria è un locale piccolo, molto semplice, con il soffitto con travi di legno chiaro e pareti in muratura. All’entrata c’è un bancone, sempre in legno chiaro, mentre in fondo alla sala c’è una stufa.

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