Dario Brunori, cantautore calabrese, esponente simbolo della nuova scena musicale italiana, è un artista che riesce a coniugare naturalmente scrittura poetica e leggerezza formale, autorevolezza musicale e senso dell’ironia, con uno stile unico nel suo genere. Dopo un anno di grandi successi e riconoscimenti da pubblico e critica, Dario traspone la sua poetica sul piccolo schermo con una serie di appuntamenti dal titolo “Brunori Sa”. Una tv intelligente, divertente, in cui stile, cultura, poesia, ironia, musica, e approfondimento convivono in un’idea di televisione nuova.
Partirà infatti da venerdì 6 aprile, in seconda serata su Rai3 alle 23.05, “Brunori Sa”, un racconto in cinque episodi sui desideri, sulle paure e delle apparenti contraddizioni della generazione di mezzo a cui appartiene. Un viaggio per il nostro paese fatto di incontri, luoghi, parole e musica, sempre in bilico tra leggerezza pensosa, autoironia, sano ottimismo e amaro disincanto. Cinque piccoli racconti per immagini che aiuteranno a tracciare il profilo di una società liquida in costante mutamento. Un linguaggio inedito che passa attraverso dialoghi con nomi noti e persone incontrate lungo la strada, riflessioni mai banali e allo stesso tempo leggere che si intrecciano in cerca di risposte. Una tv completamente nuova in cui Dario Brunori si confronta con i suoi interlocutori e si cimenta con grande ironia nel ruolo di “conduttore” mantenendo il suo caratteristico approccio cantautorale. Cinque temi esistenziali come la Salute, la Casa, il Lavoro, le Relazioni e Dio, e un grande punto interrogativo. Perché sapere di non sapere, in fondo, è proprio quello che “Brunori Sa”.
La prima puntata, “Far finta di essere sani”, è dedicata al corpo, agli stratagemmi con cui si cerca di impedirgli di invecchiare e al modo in cui lo si presenta allo sguardo degli altri. Tra un ristorante e una palestra, tra uno studio di tatuaggi e un centro estetico, tra un’agenzia di modelle e le piazze che visita, Dario Brunori offre il suo microfono alle tante voci che descrivono una società in instancabile trasformazione. Il cantautore si intrattiene anche con alcuni suoi amici, come Carolina Crescentini – per scoprire come si rapporta un’attrice con il proprio corpo e con l’invecchiamento – e lo scrittore Francesco Piccolo che racconta la sua evoluzione alimentare e come ha affrontato la paternità e l’età adulta, sempre più indigesta per una generazione di eterni adolescenti. Dario torna nella sua casa materna per discutere della questione con la persona più importante dell’Universo, la mamma, per scoprire che un tempo non soltanto non esistevano le diete ma anzi le donne di maggior successo erano decisamente lontane dagli stereotipi che oggi media e pubblicità impongono. Del corpo Dario parla anche con la musica: non solo con le sue canzoni, ma anche con l’incontro di due artisti della sua generazione: a Palermo, nel museo dei Pupi Siciliani (i corpi che non invecchiano mai), raggiunge Antonio Dimartino, mentre a casa sua Brunori riceve il giovane Francesco Motta, toscano, il cui primo album era intitolato proprio “La fine dei vent’anni”. Anche questa, come ciascuna delle cinque puntate, si concluderà con un intervento del poeta Guido Catalano.
Prodotto da Ballandi Arts con la regia di Luca Granato, il programma è firmato dallo stesso Dario Brunori insieme a Lorenzo Scoles, Federico Bernocchi e Marco Pisoni