Un proverbio recita: “Sudore più sacrificio uguale successo.” lo sa bene il cantautore livornese Enrico Nigiotti, il vincitore morale dell’undicesima edizione di XFactor disco di platino con il singolo “L’amore è“. La storia di Enrico è quella di chi porta sul palco la voglia di rimettersi in gioco dopo una brutta caduta per dimostrare a tutti di essere cresciuto e cambiato, la sua carriera, come ricordano i più appassionati di talent show, parte infatti dagli studi di “Amici” di Maria De Filippi dove per amore e per seguire uno spirito fin troppo anarchico si autoesclude precludendosi una delle poche occasioni di far ascoltare la propria musica. Nove anni più tardi coadiuvato dal generale Mara Maionchi Enrico dopo aver macinato chilometri ed aver calcato i palchi di tutta italia da indipendente ritorna sul luogo del delitto del talent show, con qualche tatuaggio in più e vita da raccontare in musica, dove dimostra di essere di cambiato guadagnandosi il rispetto di critica e pubblico. Forte del successo dell’ inedito “L’amore è” certificato platino e subito entrato al primo posto nella Viral Italia e al secondo della Global Viral di Spotify con sei milioni di streaming, Enrico Nigiotti ritorna con il singolo, già al primo posto nella classifica di vendita di iTunes “Nel silenzio di mille parole“ caratterizzato da tinte elettriche e parole cantate quasi sottovoce. Noi di Domanipress abbiamo avuto il piacere di ospitare nel nostro salotto Enrico e di parlare con lui di musica e del suo percorso umano e musicale fatto di tenacia e passione.
Dopo il grande successo de “L’amore è” sei tornato con un nuovo singolo intitolato “Nel silenzio di mille parole” dove racconti i tuoi sentimenti senza limiti…
Si, il singolo è come se fosse una confessione: “Nel silenzio di mille parole” l’ho scritta per tirar fuori tutte quelle cose belle che diversamente non riuscirei ad esprimere e che erano tutte nascoste dentro di me…scrivere canzoni vuole dire anche questo. Il periodo in cui l’ho scritta è lo stesso del singolo che ho presentato ad X Factor “L’amore è”. Ho vissuto sei mesi molto fertili a livello di scrittura ed avrei potuto presentare anche questo pezzo come inedito. Questi due brani è come se si completassero a vicenda, affrontano la stessa tematica approfondendola.
Nell’inedito di XFactor “L’amore è” canti come un mantra: “Credimi sempre”. Oggi che viviamo in un tempo dove spesso la realtà è mistificata ed i contorni sono sempre più sfumati è ancora possibile credere in qualcosa? Tu in cosa credi?
Credo prima di tutto nei sentimenti perché se ci pensi è l’unica cosa che nessuno ti può sottrarre; nel tempo che può darti delle risposte che non ti aspetti e può darti torto o ragione ed ovviamente in me stesso. Penso che credere in se stessi sia un obbligo, anche nel mio lavoro, prima di avere una nuova opportunità di far ascoltare la mia musica al grande pubblico dopo l’esperienza ad Amici ho dovuto attendere quattro anni credendoci ogni giorno.
A proposito di Amici il tuo abbandono quattro anni fa fu una scelta molto difficile, anche quest’anno ad XFactor a quinto live live sei stato tentato di lasciare il programma…C’è un indole ribelle da rockstar in te?
In realtà non lo capisco nemmeno io (ride); ho compreso di me stesso che se non mi complico la vita non sono contento…non riesco a stare fermo e a godermi il momento è il mio modo di essere probabilmente, quando mi capita qualcosa di bello la vivo alla mia maniera non so nemmeno io come mai.
Ad Amici hai avuto l’opportunità di ritornarci recentemente da vincitore morale di un altro talent, quale accoglienza hai trovato?
Il ritorno ad Amici è stata un esperienza stupenda, Maria De Filippi mi ha consegnato con grande gioia il disco di platino e mi ha fatto i complimenti per il successo del singolo, sai è un po’ come quando dopo aver conseguito la laurea ritorni al liceo a salutare gli insegnanti che ti hanno formato. Mi sono sentito a casa la mia carriera è partita da “Amici” anche se mi sono auto eliminato ho imparato molto da quel talent sia a livello umano che professionale è stata la base da cui partire. Ad XFactor non ero intimorito dalle telecamere e dall’essere ascoltato dal grande pubblico proprio perchè ero già abituato ai ritmi televisivi. Sono grato di aver partecipato ad Amici.
Ad XFactor all’inizio del tuo percorso non sei stato esattamente il concorrente preferito di Manuel Agnelli, salvo poi conquistarlo con l’inedito…Qual è stata la tua reazione alle sue critiche?
I giudici devono fare il lavoro, certamente all’inizio non mi ha fatto molto piacere ricevere un commento così duro da lui soprattutto perchè per me gli Afterhours sono un punto di riferimento che ho ascoltato molto, quindi a livello affettivo mi sono sentito ferito. Alcune critiche mi sono sembrate più un partito preso che dei reali consigli, dalla terza puntata in poi i rapporti sono mutati e Manuel Angelli mi ha dimostrato la sua stima e questo mi ha riempito di orgoglio. Ero fiducioso che l’inedito avrebbe cambiato il suo giudizio su di me…è così è stato. Sono davvero felice di essere riuscito a mettermi in gioco nuovamente, il rischio era quello di giocarmi un’ultima possibilità per far ascoltare la mia musica.
La tua coach ad XFactor Mara Maionchi con la sua “biblica” cultura musicale invece è stata la guida che spesso ti ha supportato e difeso dalle critiche degli altri giudici. Qual è l’insegnamento che ricordi con maggiore affetto?
Ho imparato tanto dall’esperienza di Mara Maionchi…ho il suo numero di telefono e spesso la chiamo per chiedere consigli e confrontarmi con lei. Ho voluto far ascoltare anche questo secondo singolo prima a lei perchè ci tenevo ad avere un suo parere. Il consiglio più importante che ho ricevuto è stato quello di scrivere le canzoni senza preoccuparmi delle sovrastrutture.
Prima di approdare al grande pubblico hai sudato una gavetta importate sui maggiori palchi d’italia tra cui anche l’apertura dell’ultima tournèe di Gianna Nannini. Cosa ricordi di questa esperienza?
Sono cresciuto con la musica di Gianna Nannini e Vasco Rossi, essere in tournèe con lei per me era un sogno. Ho aperto dieci date solo in acustico, chitarra e voce, un’esperienza davvero molto formativa ed emozionante. Per l’ultima data a Bologna Gianna mi fece una sorpresa: mi chiamò sul palco per il bis del brano “Un giorno disumano” uno dei miei preferiti del suo repertorio..è un ricordo indelebile che non dimenticherò mai. Recentemente l’ho rivista anche a Sanremo dove è stata super ospite, io ero in duetto con i “The Kolors” per il brano “Frida (mai,mai,mai)” appena ho avuto l’occasione sono andato a trovarla in camerino…per me lei è la vera regina della musica italiana.
Ad XFactor hai dichiarato: «Credo che se non avessi fatto Amici sarei stato il personaggio più indie di questa edizione» Secondo te esiste ancora una differenza netta tra ciò che indie e ciò che non lo è?
In realtà credo che ci siano modi di scrivere diversi tra di loro ma che infondo possono essere definiti tutti pop….La divisione se esiste è solo una questione di produzione ed è facile che molti artisti che iniziano da “indipendenti” poi, in seguito ad un successo di pubblico più ampio, passano alle major. Ciò che intendevo dire ad XFactor è che il mio percorso a livello musicale partiva seguendo il modello della canzone d’autore italiana meno pop e più ricercata.
Levante ad XFactor dopo l’esibizione de “La canzone dei vecchi amanti” ti ha consigliato di non nascondere i tatuaggi perché raccontano la tua storia…Hai seguito il suggerimento?
I tatuaggi li mostro sempre! Ho quello con l’immagine di Brigitte Bardot, che per me è la donna più bella del mondo, Il Campari, una chitarra, una frase di Charles Bukowski: “L’amore è una nebbia che scompare all’apparire della realtà” ma anche una di Pablo Neruda Neriuda: “Se non scali la montagna, non potrai mai goderti il paesaggio”. Mara Maionchi inizialmente aveva provato a vestirmi di più ma dopo la prima puntata abbiamo seguito il consiglio di Levante… ho anche realizzato nel loft un video per spiegare i concetti che si celano dietro a ogni simbolo che ho scelto di tatuarmi sul corpo. Ricordo con particolare affetto tutti i consigli che ho ricevuto durante XFactor umanamente è stata un esperienza indimenticabile.
Come ultima domanda parafrasiamo sempre il titolo del nostro magazine e chiediamo come vede il “Domani” Enrico Nigiotti quali sono le tue speranze e le tue paure?
Nel Domani spero di essere più felice di oggi e meno felice del giorno dopo.
Simone Intermite