Dal 4 settembre, da lunedì a venerdì alle 21.05 su Rai2, ritorna “Camera caffè”, il racconto ironico e politicamente scorretto della società italiana. Forte già di 1.576 episodi e di 5 stagioni, il programma riprende dopo 5 anni con la produzione di ZeroStories in collaborazione con Rai Fiction.
La crisi economica, l’ombra cinese incombente, lo scontro generazionale fra millennials e impiegati storici, il precariato, l’inarrestabile avanzata del digitale, l’indigesta presenza di donne in carriera e immigrati sono il focus dell’attesissima nuova stagione di Camera Café.
La storica sketch-com guidata da Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu torna a fotografare i cambiamenti sociali dell’Italia con l’ironia, il cinico umorismo e il politicamente scorretto che l’hanno contraddistinta dal suo esordio nel 2003, facendola diventare uno dei programmi più longevi e amati della televisione italiana.
Accanto agli inseparabili Luca Nervi e Paolo Bitta, tornano Silvano Rogi (Alessandro Sampaoli), perennemente mobbizzato, il direttore Augusto De Marinis (Renato Liprandi), ormai prossimo alla pensione, il gelido responsabile delle Risorse Umane Guido Geller (Roberto Accornero) e l’aggressiva segretaria Alex Costa (Sabrina Corabi).
Ma l’area relax più famosa della tv vede la presenza di tanti nuovi personaggi, destinati anch’essi a diventare iconici: la responsabile marketing, Dottoressa S. Corte, interpretata da un’inedita Serena Autieri nei panni di una donna in carriera, senza un privato conosciuto, avvenente, laureata a pieni voti, multitasking e sempre connessa col suo inseparabile tablet, col quale telefona, invia email, prepara slide e ordina persino il caffè a distanza; il responsabile dell’e-commerce Stefano Ambrosini (Marco Palvetti), che vive il precariato come una filosofia di vita; la giovane e sexy Chiara (Sara Cardinaletti), receptionist sempre con lo smartphone in mano; la superflua segretaria della Dottoressa S. Corte, Beatrice (Ippolita Baldini); l’addetta all’IT ma senza alcuna passione per il computer Martina Paroli (Brenda Lodigiani). E ancora: l’impiegata frustrata Arianna Marelli (Roberta Mengozzi), la “first lady” della società cinese, Lin (Liyu Jin) il “troll” Fegato Marcio (Pier Giorgio Bellocchio) tipico leone da tastiera, sarcastico, spietato e senza scrupoli nell’usare la propria disabilità come scudo; il migrante violinista Asafa (Alberto Malanchino), laureato in filosofia e incapace per qualsiasi lavoro, se non a fare il badante di Luca; le donne delle pulizie Cristina e Cristiana (Beatrice Schiros e Alessia Giuliani), la prima intrattabile, la seconda maltrattata. Ad arricchire il cast, sono previste via via anche numerose guest-star, dal mondo dello sport e dello spettacolo, fra cui Roby Facchinetti, ospite nella prima puntata.
Nei nuovi 150 episodi da 5 minuti ciascuno, in onda da lunedì a venerdì a gruppi di 3, l’azienda è al centro dei cambiamenti: dopo l’acquisizione da parte di una milionaria società cinese, la Fēidàn (“uovo volante”), che incute nei suoi dipendenti il terrore di un trasferimento a Nanchino, la bizzarra ed eterogenea famiglia che si ritrova quotidianamente di fronte alla macchinetta del caffè vede l’arrivo di giovani precari che creano un vero scontro generazionale tra i millennials, sempre connessi e apparentemente distanti da valori e sentimenti, e gli impiegati storici, restii a ogni cambiamento, sindacalizzati e capeggiati proprio da Luca e Paolo.
Adattato dall’omonimo format francese, la versione italiana è diretta da Fabrizio Gasparetto, che ne cura la sceneggiatura insieme a Lorenzo De Marinis, Massimo Levati, Giuseppe Dimasi e Marco Renzi. La struttura del format, che ricalca quella della situation comedy mixata con i tempi e i meccanismi della miglior sketch comedy, si è distinta da subito per la sua forza innovativa, sia dal punto di vista tecnico (l’uso di una sola telecamera che lavora in un unico piano sequenza) sia per i contenuti e per lo stile recitativo.