L’architetto Renzo Mongiardino, nato a Genova e morto nel 1998 dopo avere operato maggiormente a Milano, viene ricordato proprio in questa città che lo ha visto prima laurearsi e poi affermarsi a livello internazionale.
Presso la Sala del Tesoro del Castello Sforzesco, fino all’11 dicembre si potranno vedere molte opere dell’architetto, che è diventato tale proprio al Politecnico di Milano con Gio Ponti. Il materiale esposto è molto vasto oltre che di varia natura, e proviene quasi totalmente dal Fondo Mongiardino donato dalla figlia Maria alla Civica Raccolta Achille Bertarelli, ubicata proprio presso il Castello.
La mostra “Omaggio a Renzo Mongiardino (1916-1998). Architetto e scenografo” ripercorre in sette sezioni la carriera, e anche la vita, di Mongiardino seguendo un preciso ordine cronologico in cui sono mostrate fotografie insieme a disegni e bozzetti. Alcuni video uniti a delle immagini mostrano invece esempi di interni da lui firmati.
Nella sua poliedricità, Mongiardino ha lavorato anche per il cinema e il teatro: un nome fra tutti quello di Franco Zeffirelli. Sue sono le scenografie de “La bisbetica domata”, sue sono anche quelle realizzate al Covent Garden per la “Tosca” interpretata da Maria Callas e con il medesimo regista.
Al di fuori del mondo strettamente artistico, i suoi lavori sono stati realizzati anche per gli Agnelli, gli Onassis, i Rothschild e la Thyssen.
E al di fuori della mostra in corso, è importante sapere che esiste un link www.comune.milano.it/graficheincomune, appunto del Comune di Milano, presso il quale consultare liberamente ben trecento studi, tra tutto il materiale globale selezionato, di carattere sia architettonico sia scenografico realizzati da Mongiardino.
Tiziana Cappellini