Calmocobra di Tananai è l’ album della maturità e della riflessione

La nuova era di Tananai inizia con un titolo che sembra una contraddizione in termini: “Calmocobra”, pubblicato il 18 ottobre 2024, racchiude in due parole il nuovo manifesto dell’artista milanese. Da una parte, la calma, intesa come consapevolezza e riflessione; dall’altra, il cobra, simbolo di forza e veleno, pronto a mordere quando meno te lo aspetti. Ed è proprio su questo equilibrio sottile che si fonda l’intero disco: un viaggio tra emozioni, sentimenti e un’identità artistica in continua evoluzione.

Il disco arriva dopo il successo travolgente di “Rave, Eclissi” e, mentre Tananai avrebbe potuto cavalcare l’onda della popolarità con un altro album di ritmi incalzanti, ha scelto di fermarsi e di riflettere. “Calmocobra” è una presa di coscienza: un lavoro che ci invita a rallentare, a non perdere di vista i dettagli che ci circondano e a riconnetterci con ciò che davvero conta, senza la frenesia del successo a tutti i costi.

Un viaggio emotivo tra relazioni e consapevolezza

Al centro delle 12 tracce di “Calmocobra” ci sono le relazioni umane, ma non aspettatevi storie d’amore da cartolina. Questo album è una riflessione intima su come i rapporti ci plasmano, su come si evolvono e su come, spesso, portano alla luce le nostre vulnerabilità. La maturità di Tananai si riflette in brani come “Ragni”, una ballad che parla di paure, errori e dell’impegno a migliorare, il tutto su un tappeto sonoro dolceamaro che riesce a emozionare fin dal primo ascolto. Non mancano neanche i momenti più introspettivi, come in “Fango”, un pezzo che invita l’ascoltatore a restare con i piedi per terra e a lasciarsi incantare dalle piccole cose, anche nei momenti più difficili.

Un altro tema ricorrente è il desiderio di fermare il tempo, di vivere nel presente senza rincorrere obiettivi illusori. La title track “Calmocobra” sintetizza perfettamente questa filosofia: Tananai ci racconta che l’importanza non sta nell’arrivare a un traguardo, ma nel percorso stesso, nelle emozioni che ci attraversano. Un invito a godersi il viaggio, senza la pressione di dover dimostrare qualcosa.

Sonorità che fondono passato e futuro

Musicalmente, “Calmocobra” è un album ricco di sfumature. Le influenze pop e cantautorali che hanno reso celebre Tananai sono sempre presenti, ma qui vengono arricchite da una produzione più raffinata, con riferimenti che spaziano dagli anni ’80 alle sonorità più moderne. Tracce come Punk Love Storia sono un chiaro esempio di come l’artista sia capace di mixare elementi contrastanti: sonorità elettroniche aggressive si fondono con una narrazione sentimentale “sporca”, in cui l’amore diventa quasi un atto criminale, come se Bonnie e Clyde fossero protagonisti di una love story punk.

Ma Tananai non si limita solo a sperimentare. Il brano “Storie Brevi”, in collaborazione con Annalisa, riprende il sound estivo che lo ha reso uno degli artisti più amati del panorama pop italiano, ma lo arricchisce di sfumature più malinconiche. È una traccia che riesce a mescolare l’euforia delle storie d’amore estive con la consapevolezza che, alla fine, sono solo “storie brevi”. Questo equilibrio tra leggerezza e profondità è ciò che rende l’album così affascinante e multilivello.

Una produzione coraggiosa e personale

Il coraggio di Tananai sta nel mostrarsi senza filtri, nel raccontare non solo il bello delle relazioni, ma anche la fragilità che ne deriva. In “Vaniglia”, l’artista gioca con contrasti: le strofe sono crude, quasi spietate, ma il ritornello è zuccheroso e avvolgente, creando un effetto di dissonanza che funziona alla perfezione. Anche la traccia conclusiva, “Radiohead”, è un tuffo nel passato dell’artista, un inno alla gioventù e alla musica che lo ha formato, con un riferimento esplicito alla band inglese che tanto ha influenzato il suo percorso musicale.

La produzione di “Calmocobra” è curata nei minimi dettagli. Accanto a Tananai, troviamo collaboratori di alto livello come Davide Simonetta, Michelangelo e Okgiorgio, che hanno saputo dare al disco un suono coeso ma variegato. La direzione artistica, affidata a Stefano Clessi, ha permesso di mantenere un’identità forte, senza però rinunciare a sperimentazioni sonore che dimostrano la versatilità dell’artista.

Tananai dal vivo: il ritorno nei palasport

Con l’uscita di “Calmocobra”, Tananai è pronto a tornare sui palchi più importanti d’Italia. A novembre partirà il “Calmocobra Live 2024”, una serie di concerti nei palasport che toccheranno città come Milano, Firenze, Roma e Torino. Questo tour sarà l’occasione per l’artista di presentare la sua nuova musica dal vivo, ma anche di regalare ai fan uno spettacolo che promette di essere intenso, energico e pieno di sorprese.

Prima del tour, Tananai incontrerà i suoi fan in un instore tour che attraverserà le principali città italiane. Un’occasione imperdibile per chi ha seguito l’artista fin dagli inizi e vuole scoprire da vicino la sua nuova avventura musicale.

Un album da ascoltare e riascoltare

“Calmocobra” non è solo un album, è un viaggio emotivo che riflette una nuova fase della vita di Tananai. È un progetto che sorprende per la sua profondità, per la sua capacità di esplorare tematiche personali e universali con una sincerità disarmante. In un panorama musicale spesso dominato dalla superficialità, questo disco si distingue per la sua autenticità e per il coraggio di mostrare anche i lati più vulnerabili dell’artista. Un lavoro da ascoltare e riascoltare, perché ad ogni ascolto si scoprono nuove sfumature, nuove emozioni. E questo è il segno di un grande album.

Articolo precedenteRecensione: “Diverse” di Ornella Vanoni, un album tra tradizione e innovazione con qualche incertezza
Musica,Cinema,Letteratura,Arte,Luoghi,TV,Interviste esclusive e tanto altro ancora. Domanipress.it