Recensione di “Locura” il nuovo album di Lazza: un viaggio tra follia e successo

Il nuovo album di Lazza, Locura, mette in mostra il suo lato più intimo e vulnerabile, esplorando il confine tra successo e insoddisfazione personale. Dopo il clamoroso successo di Sirio, con le sue nove certificazioni di platino, il rapper milanese non si accontenta e decide di affrontare i temi più oscuri della sua esistenza e della fama. Il titolo, che in spagnolo significa “follia“, non è casuale: Lazza esplora il caos interiore che nasce dall’essere costantemente sotto i riflettori. In brani come “Dolcevita” e “Male da vendere“, l’artista mostra una consapevolezza matura, bilanciando con maestria momenti di arroganza e rabbia con riflessioni più intime. La presenza di temi legati all’infelicità personale, alla pressione del successo e alla ricerca costante di un significato più profondo è palpabile in ogni traccia.

Collaborazioni di alto profilo

Una delle caratteristiche che distingue Locura sono le numerose collaborazioni di spessore. In 18 tracce, ben otto sono arricchite dalla presenza di alcuni dei più grandi nomi della scena musicale italiana e internazionale, tra cui Laura Pausini, Sfera Ebbasta, Marracash, Ghali e l’artista americano Lil Baby. Ognuna di queste collaborazioni aggiunge un tocco unico, offrendo varietà sia dal punto di vista sonoro che tematico. L’influenza di questi artisti è evidente soprattutto nella diversificazione stilistica delle tracce, che spaziano dal rap più crudo alla melodia pop. Anche il produttore Drillionaire, collaboratore di lunga data di Lazza, contribuisce con una produzione raffinata e coerente, che bilancia perfettamente i toni cupi dell’album con momenti più leggeri e radiofonici.

Sa far bene senza sparigliare le carte

Locura è un album che riflette la crescita artistica di Lazza, ma senza allontanarsi troppo dalle sue radici. Tracce come “-3 (Perdere il volo)” e “Giorno da cani” mantengono l’approccio crudo e diretto che ha reso celebre il rapper, con beat accattivanti e testi incisivi. Tuttavia, il focus sull’infelicità e sulla vulnerabilità personale rende questo lavoro più complesso rispetto ai precedenti. La coerenza tematica, unita a una produzione variegata, rende Locura un album che non solo soddisfa i fan di lunga data, ma anche chi cerca una riflessione più profonda sul costo del successo. Nonostante qualche momento di ridondanza, Lazza dimostra di essere un artista capace di evolvere e affrontare nuove sfide artistiche.

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