Carmen Consoli al Festival Women, Voci di donne, è l’esempio che l’autenticità può essere ancora un valore

Ieri sera, Piazza Europa a La Spezia ha ospitato uno degli eventi più attesi dell’estate: il concerto-evento di Carmen Consoli, che con la sua performance “Terra ca nun senti” ha arricchito la rassegna estiva. Inserito all’interno del festival “Women – Voci di donne”, il concerto ha saputo toccare le corde più profonde dell’animo, trasportando il pubblico spezzino in un viaggio emozionante attraverso la musica e la cultura siciliana.

Carmen Consoli è un’artista che ha sempre saputo mantenere intatta la sua identità, senza mai svendere la propria arte alle logiche del mercato. La sua carriera è un esempio raro di coerenza e rispetto per la propria creatività, in un’epoca in cui la musica è sempre più spesso piegata alle regole del profitto e della produzione veloce. La cantantessa non ha paura di prendersi i suoi tempi: può far attendere anche un lustro prima di pubblicare un nuovo album, perché per lei essere fedele a se stessa viene prima di tutto. Questa integrità artistica è una delle ragioni per cui il suo pubblico la segue con affetto, consapevole che ogni sua opera è frutto di un lavoro profondo e autentico.La serata a La Spezia ha confermato ancora una volta il valore di questa scelta. Il concerto, parte del festival “Women – Voci di donne”, è stato un vero e proprio omaggio alla Sicilia, terra d’origine dell’artista, e ha visto l’artista catanese eseguire brani popolari siciliani e canzoni di grandi artisti come Franco Battiato e Rosa Balistreri, tutti riarrangiati con la sua sensibilità unica. Ogni nota, ogni parola, parlava della sua terra, della sua cultura, ma anche del suo percorso artistico personale, fatto di scelte coraggiose e controcorrente.Ad accompagnarla sul palco, una band di straordinari musicisti: Gemino Calà ai flauti etnici, Valentina Ferraiuolo al tamburo a cornice e percussioni, Marco Siniscalco al basso e contrabbasso, Puccio Panettieri alla batteria, Adriano Murania al violino e chitarra acustica, e l’inseparabile Massimo Roccaforte alle chitarre e mandolino. Insieme, hanno creato una sinergia perfetta che ha reso la performance ancora più intensa e coinvolgente.

Il suo live è un’esperienza avvolgente, che conduce il pubblico in un viaggio sia musicale che linguistico. I brani come “Amore di plastica”, “In bianco e nero”, la vibrante “A finestra”, “Confusa e felice” e “Maria Catena” si alternano con pezzi della tradizione siciliana, come “A curuna” e “Buttana di to’ ma” di Rosa Balistreri, “Pirati a Palermu” di Ignazio Buttitta e “Stranizza d’Amuri” di Franco Battiato. Ogni canzone si intreccia come le storie narrate nelle pagine di un libro antico, dove ogni capitolo racconta frammenti di vita – battaglie, feste, trionfi e sconfitte – che meritano di essere ricordati, condivisi e rivissuti ancora una volta.

Il pubblico, entusiasta, ha accolto con calore ogni momento dello spettacolo, riconoscendo e apprezzando la profondità e la passione che da sempre caratterizzano le esibizioni di Carmen Consoli. La Spezia è stata testimone di una serata che non è stata solo un concerto, ma un’esperienza musicale a 360 gradi, dove l’arte e l’autenticità sono state le vere protagoniste.

In un mondo musicale sempre più asservito alle leggi del mercato, Carmen Consoli rappresenta un faro di integrità artistica e la serata di ieri a La Spezia, parte del festival “Women – Voci di donne”, ne è stata l’ennesima, splendida conferma.

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