È tratto dalla storia vera di Fernanda Farias De Albuquerque lo spettacolo intitolato ‘Princesa’ che, venerdì 19 aprile (ore 21), andrà in scena al Teatro Duse di Bologna. Sul palco, per la regia di Fabrizio Coniglio, ci sarà Vladimir Luxuria, nei panni della protagonista che ha ispirato anche l’omonima, celebre canzone di Fabrizio De André.
Princesa è un ragazzino brasiliano che non si riconosce nel suo corpo. Fin da piccolo si trucca, gioca con le bambole e desidera essere una ragazza. Lo spettacolo ripercorre il suo viaggio, difficile e disperato, alla ricerca di un’identità sessuale emotiva. Un viaggio che porterà Fernanda dal piccolo paese rurale del Brasile fino alle grandi metropoli europee, quindi in carcere dove lo spettacolo è interamente ambientato. Il testo è tratto dalle testimonianze raccolte da Coniglio e dalle lettere d’amore che Princesa scrisse all’ergastolano sardo, suo vicino di cella a Rebibbia.
“Tutti i fatti che racconteremo sono reali. Vedremo i sogni, le malinconie della nostra protagonista trans, che troverà conforto grazie a un rapporto d’amore platonico che la salverà dall’inferno” spiega infatti Coniglio, rimarcando come il personaggio con cui Princesa interagisce in scena “non parla mai, la ascolta soltanto, come avvenne nella realtà”. “Vladimir Luxuria regalerà le emozioni e le malinconie di Princesa che, purtroppo, ha vissuto anche lei sulla sua pelle – aggiunge il regista – sarà in tutto e per tutto un’interpretazione neorealista, in cui lo spettatore non vivrà uno scollamento tra interprete e storia”. Ma cosa rende la storia di Princesa così speciale ed epica da sembrare una tragedia greca moderna? “Ognuno di noi ricerca la propria realizzazione – riflette Coniglio – la buona riuscita del proprio demone. Come dicono i greci, lo scopo della nostra vita è infatti l’‘eudaimonia’: realizzare cioè il nostro demone, la nostra virtù, la nostra spinta vitale”.