Anche se il 2023 verrà ricordato come uno degli anni più neri per quanto riguarda i numeri delle transazioni immobiliari in Italia, in special modo in ambito residenziale e nei grandi contesti urbani, esiste sempre un’utenza “zoccolo duro” che movimenta il mercato acquistando a scopo di investimento (si tratta di persone che, nella maggior parte dei casi, non hanno necessità di accesso al credito bancario e non risentono quindi dell’aumento dei tassi da parte della BCE).
Nel momento in cui si decide di investire in immobili – passano i decenni ma, in Italia, il mattone rimane il bene rifugio per eccellenza – è necessario non solo avere un’idea chiara del target a cui ci si vuole rivolgere, ma anche capire verso quali contesti puntare.
È innegabile che le grandi città rappresentino i centri di interesse più allettanti per gli investitori immobiliari; tuttavia, oltre alle occasioni di business immobiliare presenti nelle principali metropoli italiane (in tal senso segnaliamo che il sito gromia.com, una delle agenzie più note in questo campo, suggerisce dove investire a Milano) esistono anche altre opportunità di investimento interessanti in centri industriali, culturali o universitari minori.
Se si vuole puntare, per esempio, al mercato degli affitti e non al flipping immobiliare, ossia la pratica che prevede l’acquisto e la vendita, dopo poco, a un prezzo inferiore, le due piazze immancabili oggi sono Milano e Bologna.
In entrambi i casi, si parla di contesti a dir poco floridi sia per gli affitti brevi, sia nei casi in cui l’obiettivo è intercettare il target degli studenti universitari.
L’esempio di Milano fa scuola. Il capoluogo lombardo, che ospita eventi di respiro internazionale come il Salone del Mobile vede, in occasione di quest’ultimo, i prezzi delle locazioni brevi in alcune zone raggiungere i 4 mila euro a settimana.
Quando si parla dei motivi per cui vale la pena investire a Milano, un doveroso cenno va dedicato al suo essere un centro nevralgico per le aziende innovative di tutto il mondo, in particolare le startup attive nel comparto della tecnologia.
In questo caso, si parla di affitti brevi a chi raggiunge il capoluogo lombardo per un colloquio e di locazioni a medio – lungo termine per chi, invece, vi lavora per un determinato lasso di tempo.
Essenziale è citare anche il comparto turistico. Milano è una città dalle bellezze nascoste, ma ben chiare a chi si muove “allenando” il muscolo della curiosità. Dalla Chiesa di San Bernardino alle Ossa, fino alla Chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore, senza dimenticare bellezze più conosciute come il Cenacolo e la Pinacoteca di Brera, sono numerosi i luoghi di Milano che, ogni anno, attirano milioni di turisti interessati all’arte e alla cultura.
I vantaggi di un investimento immobiliare a Bologna
Bologna rimane, a livello nazionale, il principale punto di riferimento per chi vuole investire in immobili e intercettare l’utenza degli studenti. Parliamo, infatti, della città che ospita la più antica università pubblica a livello europeo.
Centro fieristico importante, Bologna ha anche il pregio di essere una città sì cosmopolita, ma anche a misura d’uomo.
Ecco perché viene spesso scelta per viverci da chi ha voglia di abitare in un centro dove non manca il fermento ma, nel contempo, di stare lontano dal grande traffico e di avere la possibilità di muoversi in bicicletta.
Bologna, inoltre, è uno snodo ferroviario di grandi dimensioni, dal quale è possibile raggiungere, tramite treni ad alta velocità, diverse località italiane.
Investendo in immobili nel capoluogo emiliano si può quindi intercettare, per esempio, quell’utenza che lavora in modalità ibrida – alcuni giorni in ufficio, alcuni giorni in remoto – e opera per aziende i cui uffici si trovano, per esempio, a Milano, città decisamente meno accessibile per quanto riguarda i prezzi delle locazioni.
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