La visione intramontabile di Chanel, forgiata da Karl Lagerfeld e non da Coco, è stata riportata in auge e rivisitata da Virginie Viard per la collezione Chanel Primavera Estate 2024. Questo revival ha portato alla ribalta una sinfonia di elementi iconici: weed, bouclé, tailleur, stampe, pizzo stampato, corti e lunghi, infradito, ballerine, giacche da camera e cappe intrecciate.
Molti attendevano un cambiamento radicale, ma chi sperava in un nuovo corso sarà sorpreso di vedere che Chanel ha mantenuto la sua essenza distintiva. Viard ha vinto la scommessa di restare fedele alle radici del marchio. Eppure, c’erano segnali che suggerivano un possibile cambiamento imminente, ma si è rivelato solo un prequel di speranze non realizzate.
Il palcoscenico di questa rinascita è la villa Noailles sulle colline di Hyères, nel sud della Francia. Questa villa modernista, ora un centro d’arte e sede del famoso Festival della fotografia, fu commissionata dai visionari visconte Charles de Noailles e sua moglie Marie-Laure negli anni Venti. Questo luogo divenne il cuore dell’energia libertina, dove il visconte ebbe una relazione con il suo autista con il beneplacito della moglie, che finanziava gli amici artisti, tra cui Jean Cocteau. Curiosamente, l’esecutore testamentario del visconte fu Pierre Bergé, compagno di Yves Saint Laurent, che, con il consenso della viscontessa, si prese cura del mantenimento a vita dell’autista.
Chanel ha creato un cortometraggio coinvolgente girato dal duo di fotografi Inez & Vinoodh, con la modella Rianne Van Rompaey come protagonista. Questo corto avrebbe dovuto mescolare gli ingredienti eccentrici e libertini dell’architettura di Robert Mallet-Stevens (scelto dopo il rifiuto di Mies van der Rohe e un disaccordo con Le Corbusier), ma purtroppo la speranza di uno shake up significativo sulla collezione è stata infranta.
La sfilata ha visto la modella indossare un lungo vestito in tessuto tweed con tasche, accompagnato da ciabatte infradito dal tocco Chanel. Successivamente, è emerso un costume da bagno sotto una cappa in tweed colorata, seguito da una giacca, shorts larghi e un top frou frou, sempre con le infradito ai piedi. Le ballerine, interpretate come scarpe, hanno fatto la loro comparsa sotto un completo in jeans, e persino gli stivali sembravano essere realizzati con un tessuto chiffon decorato con rose in chiffon.
In definitiva, Chanel Primavera Estate 2024 si è rivelata una celebrazione della continuità, mantenendo salda la tradizione Chanel, anche se il palcoscenico sembrava promettere una rivoluzione. La speranza di un nuovo corso si è dissolta al primo passo sulla passerella, ma l’eleganza eccentrica del marchio è stata comunque esaltata in tutto il suo splendore.
Mirhta Sensini