Se dovessimo suggerire ad Elettra Laborghini un aggettivo per descriverla forse useremmo il termine “inarrestabile”. Ultimo traguardo dopo aver raggiunto 1.6 miliardi di stream nel mondo, 500 milioni di views su Vevo/YouTube e 7.2 milioni di follower su Instagram è il nuovo album Elettratron, seconda prova discografica, che attraverso dieci tracce a costruire un ponte sonoro ed immaginativo tra Milano, Madrid e Miami,  città d’elezione in cui questo disco è venuto alla luce. Negli ultimi anni, il reggaeton ha dimostrato di essere un fenomeno culturale di portata globale ed Elettra ha abbracciato questa cultura in modo appassionato diventando una figura di riferimento. Attraverso la sua musica e la sua arte, la Lambo è riuscita a fondere abilmente il mood reggaeton con influenze pop internazionali, creando un linguaggio musicale che trascende le barriere geografiche utilizza nuovi linguaggi e rappresenta un suono universale unico e riconoscibile. Non fa eccezione l’ultimo singolo “Mani in alto” che si candida a diventare uno dei tormentoni dell’estate 2023, corredato da una colarata coreografia che sta già spopolando su TikTok accompagnando anche quest’anno chiunque avrà voglia di divertirsi e ballare su ogni spiaggia e ogni dancefloor. In questa frizzante Video intervista nel Salotto di Domanipress, abbiamo avuto l’opportunità di parlare con lei di musica e di vita a tutto volume.

Il tuo ultimo album Elettratron rappresenta una nuova evoluzione artistica più consapevole e a fuoco rispetto al passato. Com’è cambiato nel corso del tempo l’approccio alla musica e allo showbitz?

«Per questa nuova avventura mi sono sentita libera di sperimentare senza pormi troppe domande. L’ obiettivo è stato solo uno, quello di migliorarmi. In Elettratron ho voluto fare un salto di qualità. Penso che dalla mia voce si possa percepire benissimo questo cambio di rotta».

La voglia di vivere ad alto volume è stata sempre una tua prerogativa…

Mi piace trasmettere positività…Credo sia questa la mia missione. Ascoltando il mio ultimo lavoro vorrei trasmettere una voglia incredibile di ballare con spensieratezza positività e felicità. Ho pensato a ciò che mi mette di buon umore e ho cercato di trasmetterlo attraverso le canzoni».

Il tuo ultimo singolo “Mani in alto” è già virale su TikTok e si candida a prossimo tormentone…Come si conquistano le charts?

«Bisogna saper intercettare il gusto del pubblico ed esprimersi con sincerità. Poi è anche molto importante il team con cui si lavora. Dopo il successo di “Pistolero” ho richiamato i producer e ho detto ” Ragazzi abbiamo fatto una hit della Madonna adesso per la prossima estate dobbiamo farci trovare pronti”».

Non è sempre facile replicare un successo radiofonico…

«Si, per questo avevo deciso di prendermi un anno sabatico ma poi dopo la collaborazione con Rocco Hunt ho sentito che era arrivato il momento di ritornare sul dancefloor. Per me è una necessità, un’urgenza comunicativa».

Come si sceglie un singolo di successo?

«Appena ho ascoltato “Mani in alto” mi sono sentita piena di energia. Ho iniziato a mandarla in loop anche quaranta volte di seguito. Chiudendo gli occhi mi si è sprigionata una voglia d’estate e di spensieratezza. Ho voluto subito condividerla con tutti, in questo momento difficile c’è bisogno di leggerezza».

Tuo marito Afrojack è uno dei produttori discografici tra i più influenti al mondo. Quanto ha influito nella scelta dei brani dell’ultimo album?

«Sicuramente lui è uno dei primi ad ascoltare i brani. Ho anche una chat su whatsapp dove obbligo tutti i miei amici ad ascoltare i pezzi. Cerco sempre di non influenzarli troppo. Mi piace che i commenti siano sinceri e se qualche traccia fa cagare preferisco che me lo dicano senza troppi giri di parole».

Ed è mai capitato?

«Devo essere sincera, non c’è mai stato un pezzo non gradito in assoluto. Ma ognuno ha le sue preferenze e spesso mi stupiscono. Questo aspetto del mio lavoro mi diverte».

Ascoltare gli altri è un’attitudine rara e preziosa…

«L’ascolto delle altre persone per me è necessaria. Leggo i commenti sui social, quelli sinceri, e non mi faccio abbattere dalle critiche, quelle vere sono anche costruttive. Mio marito riesce, nonostante tutto, ad essere sempre obbiettivo. Spesso lo sveglio nel cuore della notte per fargli ascoltare delle sonorità…Direi che mi sopporta».

Chiudendo gli occhi e lasciandoti trasportare dalla musica dove ti vedi proiettata?

«Mi vedo in una discoteca colorata e piena di gente, a ballare su un cubo come una dancing queen oppure su una spiaggia con gli amici, una bella Virgin colada ghiacciata tra le mani e tanta voglia di godermi la vita!».

Come le star d’oltreoceano sei un’imprenditrice di te stessa: ti destreggi tra una linea di abbigliamento, la conduzione di programmi tv e alcuni cameo cinematografici. Perché in Italia è difficile spaziare in ambiti diversi?

«Io non mi pongo limiti ma sento il peso del pensiero comune del nostro paese. In Italia siamo o bianco o nero, o sei cantante o sei attrice oppure modella. Si ragiona per categorie rigide. Io non la vedo così perché alla fine  una cantante che  frequenta la televisione per promuovere il suo album quindi automaticamente diventa anche un personaggio televisivo».

Nessuno si stupisce se Jennifer Lopez o Rihanna oltre ad essere delle grandi performer sono anche titolari di marchi di cosmesi e di abbigliamento…

«Esattamente, mi chiedo perché dobbiamo porci dei paletti quando in America fanno di tutto e di più e sono delle star  30.000 volte più grandi di noi con dei successi planetari. Ogni artista dovrebbe essere libero di esprimersi come vuole. La musica attualmente è il mio focus ma non nego di essermi trovata benissimo come conduttrice di programmi  satirici riuscendo a raggiungere dei numeri in termini d’ascolto anche abbastanza rilevanti. Mi sono divertita a condurre Onlyfun e credo sia anche un’esperienza che ripeterei».

Oltre l’universo musicale ti sei mai sentita fuori posto?

«Sono curiosa, mi piace sperimentare e provare esperienze nuove. Quando ho accettato il ruolo di opinionista all’Isola dei Famosi ho compreso che non era il mio mood. in un percorso può capitare di inciampare e di capire cosa piace e cosa no.».

Gli obiettivi certe volte quando si realizzano possono essere differenti rispetto a come ce li si aspettava…

«Mi è capitato spesso di sognare dei traguardi che nella mia testa erano semplicemente “WOW!” ma poi alla resa dei conti le aspettative sono diverse dalla realtà. Quando mi è capitato di sbagliare l’ho sempre riconosciuto tranquillamente. A Chi capita di non sbagliare mai?».

Il cognome Lamborghini è uno dei più importanti dell’industria italiana e rappresenta un eccellenza del nostro Made in Italy. Come vivi il peso di questa responsabilità?

«Credo che ci siano tante persone che hanno dei cognomi altisonanti e sono figli di personaggi noti ma che poi in fin dei conti  non li caga nessuno…cioè non arrivano da nessuna parte, oltre la spinta iniziale c’è bisogno di impegno, costanza e talento. C’è anche chi preferisce tacere le proprie origini. Nel mio caso Lamborghini è anche un brand. Sarei ipocrita a dire che non mi abbia aiutato appartenere ad una famiglia così nota ma posso dirti che oltre ai notevoli vantaggi ci sono anche degli svantaggi altrettanto importanti».

Come li hai superati, cosa fa davvero la differenza?

«La forza interiore. La voglia di non farsi schiacciare dalla notorietà dei propri genitori e del proprio cognome ma cercare di trovare l’energia per costruirsi una propria identità in maniera libera e sincera».

La determinazione ha fatto raggiungere vette inarrivabili a livello personale e professionale… qual è il tuo prossimo obiettivo?

«Il matrimonio per me è stato un passo molto importante, di crescita interiore che mi ha cambiato. Oggi mi sento più completa. Per me l’obiettivo principale nella vita è riuscire a svegliarmi la mattina con il sorriso e dire a me stessa che sto realizzando qualcosa che possa creare felicità per gli altri».

Scegliendo tre brani del tuo ultimo album e tre luoghi dove ascoltarli a tutto volume quali sceglieresti?

«Che bella domanda! Scelgo “La falda” ed immagino un dancefloor immenso dove uscire sudatissimi dopo aver ballato fino a notte fonda. Per il mio ultimo singolo “Mani in alto” penso ad una spiaggia assolata mentre “Adelante” la vedo bene in macchina a tutta velocità mentre si è incazzati perché il tipo o la tipa di turno ha tirato un pacco».

Come ultima domanda parafrasiamo sempre il titolo del nostro magazine e chiediamo come vede il “Domani” Elettra Lamborghini, quali sono le tue speranze e le tue paure?

«Oltre all’amore il lavoro e la salute per il Domani mi auguro di conservare la serenità. Non c’è migliore cura di se stessi che svegliarsi la mattina con il sorriso. Vorrei guardarmi allo specchio e dirmi tutti i giorni che sono brava, che mi merito ciò che di bello mi sta accadendo. La mia paura principale è la noia e l’insoddisfazione che si nasconde nella routine. Tutti noi meritiamo di volerci bene, nessuno escluso».

Intervista Esclusiva a cura di Simone Intermite

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Direttore editoriale del portale Domanipress.it Laureato in lettere, specializzato in filologia moderna con esperienza nel settore del giornalismo radiotelevisivo e web si occupa di eventi culturali e marketing. Iscritto all’albo dei giornalisti dal 2010 lavora nel campo della comunicazione e cura svariate produzioni reportistiche nazionali.