Timothée Chalamet attore e musicista franco-americano diventato famoso nel 2017 con il suo ruolo nel film Chiamami col tuo nome, diretto da Luca Guadagnino, in una recente intervista per la rivista Vogue ha rivelato di essere “fluido di genere”. Ciò significa che non si identifica solo come maschio o femmina.
Il film “Call Me By Your Name” parla di una storia d’amore che si svolge nel nord Italia. Presenta un protagonista, Elio, di 17 anni che si innamora di Oliver, uno studente americano che viene a stare con la sua famiglia per l’estate. Il film esplora la relazione tra Elio e Oliver, dal momento in cui si incontrano fino alla fine della loro estate insieme.
Ciò che rende questo film degno di essere visto non è solo la rappresentazione dell’amore gay sullo schermo, ma anche il ritratto di Elio di Timothée Chalamet.
Chalamet interpreta un personaggio timido, introverso e vulnerabile, ma anche abbastanza coraggioso da esplorare la sua identità e sessualità in un periodo in cui ciò non era accettato dalla società.
La cultura queer oggi non viene rappresentata nei media e questo è un problema. È importante avere una rappresentanza nei media perché può aiutare le persone che stanno lottando con la propria identità e aiutarle a sapere che non sono sole.
Alcuni dei problemi che derivano da questa mancanza di rappresentazione includono:
– Le persone che mettono in discussione la propria sessualità o identità di genere possono sentirsi come se non avessero nessuno con cui relazionarsi quando guardano la TV, leggono un libro o navigano online.
– Le persone LGBTQ+ potrebbero non vedere se stesse o le loro comunità riflesse nella cultura popolare, il che può farle sentire invisibili.
– Le persone LGBTQ+ possono avere paura di fare coming out perché pensano che sarà difficile per loro trovare amici e partner.
Il ruolo di Timothée Chalamet archetipo della Generazione Z è stato centrale per portare una discussione attiva nel dibattito dell’opinione pubblica.