“Lo stato di emergenza è un primo passo per evitare la catastrofe, quella della siccità. All’interno di questo decreto sono già stati stanziati oltre 35 milioni da ripartire tra le cinque regioni coinvolte. Il governo non si fermerà qui, ci saranno altre misure e siamo concentrati sulla messa a terra delle risorse del Pnrr dedicate a questa tematica”. Ha dichiarato la ministra per gli Affari regionali e le Autonomie Mariastella Gelmini, appena dopo la riunione dle Consiglio dei Ministri sul tema della siccità che ha concesso lo stato di emergenza per cinque regioni: sono previsti 10,9 milioni per Emilia Romagna, 4,2 milioni per il Friuli Venezia Giulia, 9 milioni per la Lombardia, 7,6 milioni per il Piemonte e 4,8 milioni Veneto. Lo stato d’emergenza potrà essere valido fino al 31 dicembre 2022, per la situazione di deficit idrico in atto nei territori delle Regioni e delle Province autonome ricadenti nei bacini distrettuali del Po e delle Alpi orientali, oltre che per le regioni Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Veneto.
Il presidente della regione Veneto, Zaia, ha espresso all’Ansa le sue aspettative sui provvedimenti statali: “Spero che si approfitti dei fondi europei, per la pulizia degli invasi di montagna, per la creazione di nuovi invasi magari da cave dismesse, per aiutare l’agricoltura affinché utilizzi forme di irrigazione non colabrodo dato che la canalizzazione a cielo aperto ha una dispersione della risorsa idrica paurosa. Dobbiamo puntare su modalità da arido-cultura, tipo israeliana, dove c’è il tubo con la goccia per molte coltivazioni, piuttosto che sulla pluvirrigazione, dove l’impianto a pioggia è molto meno dispendioso sul fronte della risorsa idrica rispetto alla canalizzazione”.
Zaia ha poi invitato ad utilizzo consapevole delle risorse: “Ribadisco infine il messaggio di buon senso: non sprechiamo l’acqua e facciamo massima attenzione agli incendi, evitando il più possibile di accendere fuochi”.
A queste parole si unisce il drammatico evento del crollo di ghiaccio e roccia della Marmolada.
Su Domanipress l’intervista Esclusiva al signore delle montagne Reinhold Messner