Gestire un ristorante non è mai stato un compito semplice. A prescindere dai risultati ottenuti, la crescita costante di un locale passa da profonde ma costanti fasi di rinnovamento. Lo staff deve essere sempre all’altezza, anche a costo di fare scelte umanamente difficili, senza dimenticare che le attrezzature ristorazione non possono correre il rischio di non essere al passo coi tempi. Altrimenti, a farne le spese potrebbe essere la qualità delle stesse pietanze e, conseguentemente, l’andamento dell’intero business.
Fatta questa premessa, gli ultimi due anni sono stati un vero e proprio incubo per tutti i ristoratori. La pandemia ha gravemente inciso sull’andamento di numerose imprese che operano nel campo della ristorazione e che si sono trovate costrette a chiudere per lunghi periodi. Com’è facile immaginare, i fatturati di molti ristoranti ne hanno risentito e alcuni di questi sono stati costretti a dichiarare bancarotta.
Altri, invece, sono semplicemente sprofondati in una crisi da cui non riescono ancora a riemergere. Per quanto delicata la materia, non tutto è perduto, e alcuni consigli potrebbero fare al caso dei ristoratori in cerca di una soluzione.
Il primo tema da discutere è quello legato alla presenza online del ristorante. Se c’è una cosa che il Covid ha dimostrato senza timore di smentita è che i tempi sono più che maturi per sbarcare nel mondo del digital. Anzi, non farlo sarebbe una vera e propria condanna a morte, professionalmente parlando.
Innanzitutto, è bene ottimizzare il proprio sito web. L’utenza di oggi vuole usufruire di servizi in maniera agile e veloce, senza dover perdere tempo a destreggiarsi. La navigazione, quindi, deve essere snellita il più possibile, mentre le pagine vanno strutturate in maniera lineare, senza però omettere informazioni utili.
Un sito ottimizzato non è però abbastanza. I social sono un must, inutile girarci attorno. Al di là di suggerimenti banali, come accertarsi di figurare su piattaforme come TripAdvisor o TheFork, spazi come Facebook e Instagram rappresentano una grande opportunità per pubblicizzarsi e intrattenere il pubblico. Ad esempio, condividere foto dei propri piatti del giorno o video della loro preparazione sono possibilità da tenere in considerazione, perché hanno il potere di fidelizzare l’audience.
Il tutto, però, va fatto con costanza e abilità. Postare una volta ogni tanto, senza una vera e propria schedule, servirebbe a poco o nulla. Soprattutto, bisogna comunicare con simpatia. Il pubblico si affeziona facilmente ed è per questo che costruire un “personaggio” che possa rappresentare il proprio ristorante sarebbe l’ideale.
Inoltre, non va dimenticato il supporto costante e repentino di cui i clienti hanno bisogno. In caso di dubbi o lamentele, è importante essere provvisti di un sistema di customer service adeguato e reattivo.
Questo aspetta diventa fondamentale soprattutto nell’ambito dell’asporto e delle consegne a domicilio, che fino a questo momento hanno rappresentato uno dei pochi modi efficaci per sopravvivere all’emergenza. Nonostante l’augurio che l’emergenza finisca il prima possibile, è difficile immaginare che si possa tornare alla normalità presto. Di conseguenza, è necessario prepararsi a dovere in vista di eventuali chiusure ulteriori.
Il modo migliore è quindi garantire servizi di asporto e delivery all’altezza, soprattutto in termini di responsività. Al giorno d’oggi, la clientela è abituata a tempi di attesa estremamente brevi, e questo è l’aspetto principale su cui lavorare. Inoltre, i clienti fanno fatica a digerire intoppi, soprattutto se non vengono risolti repentinamente. Per questo motivo, è fondamentale che gli addetti al servizio clienti e gli stessi rider siano in grado di fornire assistenza in tempo reale, utilizzando tecnologie all’avanguardia.
Insomma, ancora una volta lo sviluppo tecnologico si candida a essere il principale punto di ripartenza della ristorazione. La diffusione del Covid-19 è stato un vero e proprio dramma per molte attività, ma fortunatamente la strada verso il futuro sembra tracciata.
Articolo Publiredazionale