“Storie di Donne: Miriam” di Aldo Lado racconta la triste vicenda di Miriam, che nasce libera per poi diventare schiava, e che riesce ad affrancarsi grazie al suo coraggio e alla sua cultura.
L’opera si apre sulla Gerusalemme del 70 d. C.: dopo tre anni di guerra civile combattuta all’interno della Città Santa gli abitanti sono esausti, i commerci languiscono e le bande dei ribelli rubano e uccidono chiunque si opponga alla loro volontà. Miriam ha nove anni e vive con il padre, un rabbino del Tempio, e con suo fratello tredicenne Meir; la loro esistenza viene stravolta quando arriva l’esercito romano di Tito, che mette sotto assedio Gerusalemme.
Tito chiede di consegnare pacificamente la città evitando sofferenze e distruzioni; i ribelli però sono di altro avviso, e iniziano quindi dei duri scontri tra giudei e legionari. La famiglia di Miriam cerca di resistere, ma ben presto sono costretti a fuggire per non morire di fame o a causa della violenza che ormai imperversa nella città; il padre conduce lei e suo fratello in una stanza segreta del Tempio, dove offre alla bambina un importante insegnamento: «Qui è conservato tutto quello che hanno scritto i nostri avi. C’è la storia del nostro popolo, le discendenze dei re d’Israele, le predizioni sull’avvento del Messia. È la nostra memoria, figliola, la cosa più preziosa che un popolo possieda. Tutto si può ricostruire, ma non questi manoscritti, e prego il Signore di preservarli dalla rovina di Gerusalemme».
Questo seme si radica nella mente di Miriam e germoglia negli anni, facendola vivere nella consapevolezza che la cultura rende liberi, e che nel sapere risiede il tesoro più prezioso dell’essere umano. Quando il padre viene ucciso da un soldato romano e il fratello è costretto a fuggire, Miriam viene catturata da un generale e ridotta in schiavitù. Donata prima a Tito, il figlio dell’Imperatore Vespasiano, e poi a un ricco imprenditore, la ragazza viene strappata dalla sua terra e condotta prima a Roma e poi a Pompei; nonostante la sua condizione di schiavitù, Miriam studia e impara le lingue, e la sua curiosità la spinge sempre oltre, fino a diventare una giovane colta ed emancipata.
Aldo Lado ci racconta nove anni della sua vita e ci permette di respirare le atmosfere di Gerusalemme, Roma e Pompei, mentre assistiamo ai tentativi di Miriam di riconquistare la sua libertà, di ricongiungersi con suo fratello e di coronare il suo sogno di tornare a casa e tramandare il suo sapere.