Cresce l’attesa per l’evento più atteso del settembre astigiano: la corsa del PALIO DI ASTI. Il 20 settembre, infatti, in Piazza Alfieri si respirerà l’atmosfera di una tradizione antica otto secoli, capace di conservare nel tempo i tratti che da sempre ne contraddistinguono l’unicità.
Il Palio, grande drappo di velluto con le insegne di Asti e la raffigurazione del patrono San Secondo, è il sogno a cui aspirano i ventuno contendenti, tra Rioni e Borghi della Città e Comuni della Provincia.
La città di Asti si preparerà alla corsa già a partire dal 17 settembre con il PALIO DEGLI SBANDIERATORI (Piazza San Secondo – ore 21.00 – gara fra Rioni Borghi e Comuni): sotto gli occhi di esperti nell’arte della bandiera e con la presenza del Capitano del Palio, i giovani atleti provenienti dagli 11 gruppi rionali si cimenteranno in esercizi e figure particolarmente spettacolari, per aggiudicarsi il «Paliotto», ambito drappo che riproduce il Palio in miniatura, opera quest’anno di Antonio Giuntoli, pittore astigiano specializzato in realizzazione di drappi.
I gruppi partecipanti rappresentano i seguenti Comitati: Cattedrale, S. Martino San Rocco, Santa Caterina, Torretta, San Pietro, San Damiano, San Giovanni Bosco, S. Marzanotto, S. Lazzaro, S. Secondo e Viatosto. Anche quest’anno saranno i giudici della F.I.S.B. (Federazione Italiana Sbandieratori) a esprimere il verdetto finale.
La prima notizia certa della corsa risale al 1275 anno in cui, secondo Guglielmo Ventura, gli astigiani corsero il Palio sotto le mura della nemica città di Alba, portando danni e devastazioni alle vigne.
Oggi la città conserva un tessuto urbano testimonianza dei fasti di un tempo: le torri, le caseforti, i palazzi medievali e le caratteristiche vie del centro storico fanno da scenario all’affascinante rievocazione storica del Palio.
Per tutti la grande festa inizia già il fine settimana precedente con la sfilata del corteo, per poi proseguire con il Palio degli sbandieratori, il variopinto mercatino e, il venerdì e il sabato, le prove in pista per saggiare direttamente in campo le forze dei cavalli e fantini.
Per quattro giorni, il fascino della storia medievale rivivrà per la città di Asti, tra le sue chiese, torri e palazzi, edifici testimoni di un’epoca in cui la città splendeva tra le più importanti d’Italia e d’Europa.