Jim Kerr: «I Simple Minds sono diversi ora, resto fiero della nostra storia, ma non siamo una rock band da repertorio»

I Simple Minds celebrano 40 anni di carriera con un colossale tour mondiale, che li porterà anche in Italia per 5 show in luoghi altrettanto iconici: al Pistoia Blues l’11 luglio, alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica in Roma il 15, al Teatro D’Annunzio per Pescara Jazz e Songs il 16, al Teatro Antico di Taormina il 18 e infine all’Arena di Verona martedì 4 agosto, per un concerto che si preannuncia davvero memorabile: infatti la band torna ad esibirsi qui trent’anni dopo la sua prima e unica volta precedente, quando, durante il tour di “Street Fighting Years”, la serata fu così indimenticabile da essere immortalata per il DVD “Seen The Lights”.

Il “40 Years of HITS Tour 2020”, oltre 60 date attraverso 14 Paesi solo nella prima parte in Europa, debutta il prossimo 28 febbraio in Norvegia. L’annuncio di un tour celebrativo per la band fondata e guidata da 40 anni da Jim Kerr e Charlie Burchill segue l’uscita di 40: The Best Of – 1979-2019”, una raccolta che ripercorre i quaranta anni di carriera della band che ha letteralmente rivoluzionato la musica a partire dagli anni ’80, con l’aggiunta di una traccia inedita: una cover di ‘For One Night Only’ di King Creosote.
Dall’esordio con Life In A Day del 1979 i Simple Minds sono diventati fra le più popolari icone della musica del nostro tempo con canzoni entrate nella storia come New Gold DreamUp On The CatwalkSpeed Your Love To MeWaterfrontGlittering PrizeDon’t You (Forget About Me)Alive and KickingSanctify YourselfBelfast ChildShe’s a RiverMandela Day, per citarne solo alcune. Con 5 album al numero 1 in classifica in Gran Bretagna, innumerevoli hit ai primi posti delle classifiche e 60 milioni di album venduti in tutto il mondo, e una carriera di concerti live senza eguali, dopo qualche anno di pausa, sono ritornati nel 2014 con un nuovo album, Big Music, e nuova energia e ispirazione.

I Simple Minds sono diversi ora – racconta Jim Kerr. Anche se sono molto fiero della nostra storia professionale e dei successi ottenuti, non siamo una rock band da repertorio. Sono abbastanza pazzo da pensare che possiamo toccare ancora altissimi livelli, scrivendo musica e suonando dal vivo”.
Charlie Burchill aggiunge che “ci sono state varie incarnazioni dei Simple Minds negli anni, ma abbiamo sempre mantenuto la nostra identità, e questo ha a che fare con la nostra attitudine ad esibirci live. È da sempre la nostra forza”.

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