L’Amore in più” è il titolo del libro, scritto dalla giornalista Sara De Carli, che la Lega del Filo d’Oro ha voluto pubblicare in onore degli oltre 2mila volontari che in questi primi 50 anni di attività hanno accompagnato l’Associazione contribuendo a farla diventare un riferimento nazionale per le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali.
“La Lega del Filo d’Oro è una realtà non profit con la caratteristica peculiare e piuttosto rara di avere al proprio interno professionisti e volontari che operano fianco a fianco – afferma il Presidente Francesco Marchesi -. Volontari e professionisti, insieme, sono le colonne portanti su cui si reggono l’identità, la storia e il futuro dell’Associazione”.
Questa terza pubblicazione si aggiunge a “Le mie dita ti hanno detto” (2012) sulla vita della fondatrice Sabina Santilli e a “Le chiavi dello scrigno” (2013), sul metodo riabilitativo della Lega del Filo d’Oro, e racconta il percorso fatto dall’Ente dal punto di vista dei suoi volontari.
“Alla Lega del Filo d’Oro il volontariato non è un elemento accessorio, utile solo per offrire agli ospiti qualche attività ricreativa in più – dichiara il Segretario Generale Rossano Bartoli – ma fa parte del DNA stesso dell’Associazione. Soprattutto i volontari instaurano una relazione libera e spontanea con i sordociechi, contribuendo ad arricchire il ‘loro mondo’. Con questo libro, fatto di ricordi, aneddoti e testimonianze, li vogliamo ringraziare tutti”.
All’interno dell’Ente è presente il Settore Attività Associative e Volontariato e un referente per ogni sede, che cura la formazione e il coordinamento dei volontari che operano a supporto delle attività dei Centri e dei Servizi Territoriali in diverse regioni d’Italia. Negli ultimi 5 anni i volontari sono quasi raddoppiati ed oggi sono oltre 600 superando il numero dei dipendenti.
“La Lega del Filo d’Oro ha una storia che “va al contrario” rispetto alla letteratura internazionale – afferma la giornalista Sara De Carli -. In generale si assiste alla de-volontarizzazione di un Ente non profit man mano che esso cresce e si specializza in un servizio, mentre la Lega del Filo d’Oro è arrivata al traguardo dei 50 anni con un volontariato in ottima salute, cresciuto nei numeri e nella consapevolezza, pronto a mettersi in gioco nelle sfide future”.
Il libro sarà distribuito con il numero di maggio del mensile Vita ed è disponibile presso l’Associazione. Per informazioni è possibile contattare l’ufficio Comunicazione e raccolta fondi, tel. 071 7231763, mail: raccoltafondi@legadelfilodoro.it, www.legadelfilodoro.it
Per sostenere la Onlus con il 5×1000 C.F. 80003150424.
La Lega del Filo d’Oro, è oggi punto di riferimento per l’assistenza, la riabilitazione e il reinserimento, nella famiglia e nella società, delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali. E’ presente in Italia con 5 Centri Residenziali, a Osimo (AN) – Sede nazionale dell’Ente – Lesmo (MB), Modena, Molfetta (BA), Termini Imerese (PA) e 2 Sedi Territoriali a Roma e Napoli. A breve l’apertura di una nuova sede a Padova.
La sordocecità
Una persona è considerata sordocieca quando vi è una combinazione della perdita, totale o parziale, della vista e dell’udito che è di ostacolo o impedisce di svolgere le normali funzioni della vita quotidiana. Quando oltre al deficit visivo o uditivo sono presenti altre minorazioni (motorie, intellettive, danni neurologici, patologie organiche, malformazioni scheletriche, dentali e cardiovascolari, ecc.) si ha la pluriminorazione psicosensoriale.
Le cause di queste disabilità sono da ricondurre a infezioni virali contratte nel primo trimestre di gravidanza, a nascite premature o a malattie genetiche e rare, come la sindrome di Usher o la sindrome di Charge. Lo stato della persona e il suo margine di miglioramento dipendono dal grado e dalla combinazione delle minorazioni, dal momento e dalle cause della loro insorgenza e dall’ambiente socio-familiare.